Le indagini in Belgio vanno a rilento e ci si muove ancora a tentoni. Ieri la procura di Bruxelles ha fatto sapere che 17 dei 21 fermati nei blitz delle ultime 48 ore sono state rilasciate. Solo una incriminata formalmente, due in stato di fermo. A Parigi sarebbe invece stata trovata un cintura esplosiva. A Montrouge. Quella banlieue a sud della capitale francese dove Salah Abdeslam fu localizzato prima che i due complici arrivassero con la Golf per riportarlo in Belgio. La cintura ha una forma simile alle altre degli attentati al Bataclan. Un caricatore avanti, uno dietro. La stessa degli altri terroristi del 13 novembre, dicono fonti dell'inchiesta. Che aggiungono di stare passando al setaccio l'elenco dei siriani arrivati con il barcone del 3 ottobre nell'isola di Leros, in Grecia, e registrati come rifugiati.Fra questi, c'erano i due kamikaze dello Stade de France, Mohamed al Mahmod (di cui abbiamo visto la foto in tv due giorni fa) e Ahmad al Mohammad. Si cerca di capire se sul barcone ci fossero altri individui con intenti terroristici poi infiltrati come rifugiati in Europa. Il premier belga intanto ha confermato ieri la massima allerta, al livello 4. Per «minaccia imminente» ancora metro e scuole chiuse a Bruxelles: 250 mila alunni a casa e genitori pure. Uffici e scuole riapriranno solo domani «progressivamente».Le indagini proseguono in tandem in un tandem non proprio collaudato tra le due polizie. Nella cintura di Bruxelles, tra Molenbeek e gli altri quartieri di fatto resi impraticabili per gli abitanti ben oltre la durata dei blitz solo una perquisizione ha fornito un elemento utile: 26 mila euro sequestrati in una delle 24 operazioni effettuate in Belgio. La Francia lavora intanto a un piano per tagliare i finanziamenti al terrorismo: carte prepagate e conti correnti atipici, quelli solitamente usati da persone a reddito minimo o da minorenni. Non tracciati e secondo gli inquirenti usati spesso dai jihadisti. Il presidente francese Hollande ribadisce che la Francia farà «il massimo di danni possibili a questo esercito terroristico», ha ribadito nell'incontro di ieri con il premier inglese David Cameron.Per dare un segnale di non sconfitta, ieri a Bruxelles sono almeno rimaste aperte le istituzioni europee. Sedi e uffici. Ma al minimo e solo negli orari richiesti ad esempio dal vertice dei ministri dell'Economia e dell'Istruzione. I disagi nella «capitale europea» si contano con la calcolatrice. Ristoranti e locali del centro ancora ieri in gran parte chiusi. Affluenza in calo del 70 per cento nei negozi, non solo del centro cittadino, in caso fosse stata concessa l'apertura. Un impatto economico sulla città che ieri, inizio settimana, è diventato anche sociale: molte banche hanno scelto il telelavoro, altri datori hanno messo in disoccupazione forzata alcuni dipendenti che non potevano raggiungere le sedi. Il ministro dell'Interno Jambon ha detto però che le misure di massima allerta persisteranno finché necessario.
Stessa musica del premier Michel: la possibilità concreta di attentati sul modello Parigi c'è ancora. La militarizzazione sarà mantenuta nelle principali arterie cittadine, da Boulevard di Waterloo alle stazioni che ieri hanno subito altre chiusure e ritardi. Cinema sbarrati da sabato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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