I boss delle quindici maggiori reti di trafficanti di uomini riuniti davanti a piatti di riso e agnello, in un ristorante afgano di Atene, intenti a brindare per festeggiare il muro anti immigrati tra Grecia e Macedonia. È la scena raccontata da una reporter del Wall Street Journal che ha scandagliato piazza della Vittoria ad Atene, diventato il mercato a cielo aperto del contrabbando di profughi verso l'Europa. Il reportage del quotidiano finanziario svela come le misure volute dai Paesi del Nord Europa per chiudere la rotta dei Balcani stiano facendo lievitare le tariffe del viaggio.Anche l'accordo tra Unione europea e Turchia viene visto dai trafficanti come potenziale fattore positivo. È la legge della domanda e dell'offerta: più si chiudono le porte dell'Europa, più sono le organizzazioni strutturate le uniche a poter offrire una speranza alle migliaia di disperati che si sono ammassati in Grecia. Alcuni di queste gang si sono addirittura specializzate per nazionalità, in particolare per il trasporto di afgani e iracheni. Il loro dramma bellico non è più di moda come quello siriano presso la nostra opinione pubblica, quindi le barriere all'ingresso per loro sono diventate più severe.Le tariffe riportate dal Journal sono differenziate a seconda dei mezzi e della difficoltà connessa: andare in aereo in Germania, Svezia o Norvegia costa fino a 5.000 euro. L'ingresso viene garantito grazie ovviamente alla produzione di passaporti falsi credibili, tanto che i contrabbandieri più affidabili offrirebbero una garanzia tipo «soddisfatto o rimborsato». Alternative economicamente più praticabili per il Nord Europa, Svizzera inclusa, costerebbero intorno ai 2.000 euro, ma si viaggia per un tratto in camion e poi a piedi lungo i sentieri noti ai contrabbandieri. Per veri ricchi c'è il miraggio del Canada, ovviamente in aereo, per ben 14.000 euro.L'Italia continua a essere una destinazione finale poco appetibile ma una via di transito sempre valida. Anche perché nel tariffario resta la via più economica. Con 1.000-1.200 euro si fa un tratto a piedi e poi nascosti sui camion che sbarcano in Italia a bordo dei traghetti.La storia del summit dei boss stile cupola mafiosa potrà anche suonare folcloristica, ma resta il fatto che i racconti sugli effetti collaterali che sta avendo la disorganizzata risposta europea al fenomeno migratorio sono del tutto credibili. E, soprattutto, sono credibili per i governi. A partire da quello austriaco. Secondo il ministro degli Interni di Vienna, Johanna Mikl-Leitner, dalla Grecia potrebbero riversarsi sull'Europa 1,1 milioni di disperati. Il governo austriaco, dice il quotidiano viennese Der Standart, è convinto che l'accordo Ue-Turchia non eviterà l'esodo ma tutt'al più faraà cambiare le rotte del contrabbando.E Vienna ha tutta l'intenzione di non stare a guardare. E reagisce come molti altri Stati, con nuove barriere.
L'Austria ha annunciato che esaminerà le richieste di asilo solo alle frontiere e solo se arrivano da chi è in pericolo nel Paese in cui si trova. E, ovviamente, i migranti in arrivo dall'Italia non potranno certo addurre questa motivazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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