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I centri sociali fanno la Festa ai ministri di Renzi e al Pd

Ancora tensioni alla Festa dell'Unità di Bologna. Venerdì scorso la Giannini è stata costretta a lasciare la festa e rinunciare al dibattito pubblico. Ieri è toccato a Poletti

I centri sociali fanno la Festa ai ministri di Renzi e al Pd

È una Festa dell’Unità blindata. Ovunque le forze dell’ordine sono in tenuta antisommossa. Accolgono i ministri del Lavoro e delle Politiche agricole, Giuliano Poletti e Maurizio Martina. Fuori ci sono i centri sociali pronti a far loro la festa. Ma le misure di sicurezza al parco della Montagnola, dove venerdì scorso il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini è stata contestata, fino a spingerla a lasciare la festa e rinunciare al dibattito pubblico, sono molto più restrittive. E, a parte qualche momento di tensione, la rete degli antagonisti non riesce a far saltare l'incontro.

Nessun fuori programma tra gli stand della Festa che Poletti ha voluto visitare, arrivando al Parco intorno alle 19.30, in largo anticipo sull’orario del suo dibattito in programma alle 21. "Ci sono esigenze di sicurezza che vanno garantite, credo che la discussione si debba sempre fare in condizioni per le quali tutti ci sentiamo tranquilli", ha detto Poletti ai cronisti che gli chiedevano un commento sulle misure di sicurezza disposte all’ingresso della sala dibattiti. Il partito di Matteo Renzi è sotto il tiro dei centri sociali. Anche ieri sera sono accorsi alla Festa dell'Unità per fare la festa ai suoi ministri. Sono gli stessi "squadristi" che venerdì scorso hanno messo a tacere la Giannini. Non sono mancati i momenti di tensione. Un gruppo di attivisti dei collettivi ha improvvisato una contestazione contro Poletti. Gli antagonisti hanno tentato (invano) di sfondare il tendone dove era in corso il dibattito con il ministro del Lavoro e il responsabile economico di Pd, Filippo Taddei. Le forze dell’ordine, schierate in tenuta antisommossa, hanno impedito l’accesso dei manifestanti che, quindi, non sono riusciti ad introdursi nella sala dibattiti. Nel corso della manifestazione un attivista è stato ferito alla testa.

I manifestanti si sono riuniti all’entrata della Festa dell’Unità, lungo via Irnerio, presidiata da un cordone delle forze dell’ordine. Esposto lo striscione: "Festa dell’Unità chiusa per mafia. Poletti a lavorare gratis vacci tu.

#No Expo".

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