Coronavirus

I contagi oltre quota 31mila. "Via ai test sui nuovi farmaci"

Più infetti, 345 morti. L'Aifa: parte la sperimentazione. Boom di casi, la Calabria isola il comune di San Lucido

I contagi oltre quota 31mila. "Via ai test sui nuovi farmaci"

Esplosione di nuovi contagi concentrati sempre in Lombardia con Bergamo e Brescia in ginocchio. Ed è di ieri la notizia di un bimbo di 5 mesi positivo al Covid-19, ricoverato all'Ospedale Bambino Gesù di Roma in buone condizioni. Un caso gestito subito con «i protocolli di sicurezza». Anche un altro bambino contagiato è ricoverato nella struttura sanitaria romana. Sale la preoccupazione al sud. In Calabria la governatrice, Iole Santelli, ha chiuso il comune di San Lucido per l'aumento del numero dei contagi che in tutta la Calabria sono saliti a 114.

I morti salgono a 2.503 con un picco di 345 decessi in un solo giorno. In Italia, dall'inizio dell'epidemia di Coronavirus, 31.506 persone hanno contratto il virus Sars-CoV-2, con una percentuale di crescita in discesa ma sempre troppo alta, 12,6. I guariti sono 2.941, più 192. Attualmente i soggetti positivi sono 26.062. I pazienti ricoverati con sintomi sono 12.894; 2.060 sono in terapia intensiva, 879 in Lombardia mentre 11.108 sono in isolamento domiciliare.

Lo spiraglio di luce arriva dalle cure sperimentali annunciate dal direttore generale Aifa, l' Agenzia Italiana del Farmaco. «Parte la sperimentazione del Tocilizumab, il farmaco per artrite reumatoide: i dati preliminari sono promettenti. Lo studio sarà su 330 pazienti e partirà domani per valutare l'impatto del farmaco». L'agenzia punta a velocizzare le procedure per garantire l'accesso precoce alle terapie e facilitare la conduzione di studi clinici sull'efficacia e la sicurezza delle nuove terapie utilizzate per il trattamento della malattia da COVID-19, tra gli altri saranno utilizzati i farmaci usati per l'artrite e il cocktail di antivirali messo a punto dallo Spallanzani. La Commissione Tecnico Scientifica di AIFA, ha dato il via libera all'inserimento a carico del SSN per il trattamento dell'infezione da SARS-CoV-2 di: clorochina, idrossiclorochina: due antimalarici con dati preliminari di potenziale attività antivirale; Lopinavir/ritonavir e, in subordine a quest'ultimo, darunavir in combinazione con cobicistat o ritonavir. Sono tutti farmaci utilizzati per il trattamento dell'infezione da HIV.

E ancora quelli già annunciati: l'antivirale Remdesvir che sarà reso disponibile tramite due studi clinici randomizzati autorizzati. Infine il Tocilizumab, un anticorpo monoclonale attualmente autorizzato per il trattamento di differenti forme di artrite reumatoide. L'accesso a questo farmaco potrà avvenire, per tutti i centri che ne fanno richiesta, tramite inserimento dei pazienti in un unico programma nazionale. Dati importanti arrivano anche dallo studio dello Spallanzani sulla coppi di coniugi cinesi ancora oggi ricoverati all'Istituto ma praticamente guariti. La ricerca pubblicata sulla rivista «International Journal of Infectious Diseases» illustra come il nuovo coronavirus penetra e danneggia i polmoni. Un lavoro da cui potrebbero scaturire anche nuovi elementi per prevedere, tramite radiografia, il deterioramento dei pazienti con forme gravi. Si tratta dell'analisi su radiografie e Tac.

Ma quello che tutti vorrebbero sapere è quando sarà possibile vedere una luce in fondo al tunnel. Quando il picco dell'epidemia? Un gruppo di studiosi dell'Università di Genova, infettivologi, esperti di sistemi complessi e informatici, ha elaborato un modello numerico che prevede il picco dell'epidemia, ovvero i nuovi casi giornalieri, intorno al 23-25 marzo. Previsione ritenuta «azzardata» dall'esperto Walter Ricciardi membro del board dell'Organizzazione mondiale della sanità.

L'Oms insiste sulla necessità di testare i sintomatici ed i positivi ma non raccomanda gli screening di massa.

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