Politica

Per i corpi speciali in missione all'estero stessi poteri degli 007

Roma Contro l'Isis e la minaccia del terrorismo jihadista arrivano gli 007 con le stellette. Ieri sera la Camera ha approvato a larga maggioranza (395 sì, 5 no, 26 astenuti, tra cui i deputati di Sel) l'emendamento al decreto legge sulle missioni che prevede, per il premier, la possibilità di autorizzare missioni di intelligence all'estero incaricando per l'esecuzione le nostre forze speciali. «Il presidente del Consiglio - recita il testo - acquisito il parere del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, emana ai sensi dell'art. 1, comma 3 della legge 124/2007, disposizioni per l'adozione di misure di intelligence di contrasto, in situazioni di crisi o di emergenza all'estero, che coinvolgano aspetti di sicurezza nazionale o per la protezione di cittadini italiani all'estero, con la cooperazione di assetti della difesa».In pratica, in casi di emergenza che richiedano un intervento immediato, come per esempio un sequestro di connazionali, purché avvenuto all'esterno dei confini italiani, Renzi (avvisato il Copasir) potrà assegnare i poteri e le guarentigie riservati agli 007 anche ai militari delle forze speciali. I nostri servizi potranno dunque a quel punto appoggiarsi a Col Moschin, Comsubin o agli incursori del XVII stormo dell'Aeronautica perché intervengano per effettuare un blitz o un'altra attività che richieda le capacità tattiche delle forze speciali, i cui soldati entreranno in azioni forti anche delle ulteriori garanzie da «007». L'emendamento, peraltro, prevede che venga applicato ai militari impegnati con funzioni di intelligence il codice penale di pace.A caldeggiare l'emendamento approvato ieri dall'Aula era stato il senatore dem Nicola Latorre, che aveva proposto di inserire l'estensione dei poteri degli 007 ai militari già nel disegno di legge sulle missioni all'estero (ancora bloccato in Senato) a luglio scorso. E che dopo i sanguinosi attentati di Parigi ha reiterato con una lettera al capogruppo Pd la richiesta che permetterà alla nostra intelligence di utilizzare le unità speciali delle nostre forze armate. La norma è una «freccia in più» assegnata alle nostre barbe finte, esattamente in linea con quanto dichiarato nel pomeriggio da Renzi alle telecamere di SkyTg24. «Dobbiamo consentire in modo più immediato degli interventi a livello organizzativo», aveva spiegato il premier, aprendo a possibili modifiche normative per rendere più efficace la lotta al terrorismo.Ma nonostante i tentativi di far convergere sul sì all'emendamento tutte le forze politiche in Aula, la sinistra ha scelto comunque di astenersi.

Per il capogruppo di Sel Arturo Scotto, infatti, l'articolo modificato dall'emendamento allo stato «non dà garanzie sufficienti» su limiti temporali dei nuovi poteri e sul «peso» del parere del Copasir.MMO

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