Si è infilato il giubbotto giallo, simbolo della protesta contro il caro carburante in Francia, e si è barricato dentro un centro commerciale di Angers, 150mila abitanti nel nord-ovest del Paese. Ha chiesto di incontrare il presidente Emmanuel Macron e, per farsi prendere sul serio, ha mostrato una granata (o forse un lacrimogeno) e ha aggiunto di avere nello zaino dell'esplosivo. È questo l'ultimo episodio della mobilitazione dei francesi contro l'aumento di 6,5 centesimi per litro del prezzo del gasolio e di 2,9 centesimi di quello della benzina decisi dall'esecutivo. Un episodio che preoccupa non solo per la violenza, ma anche per il tempismo: dopo che 290mila persone sabato sono scese in piazza in diverse città d'Oltralpe, è prevista per oggi la maxi manifestazione dei gilets jaunes a Parigi. L'emittente France 3 ha anticipato che per l'occasione verranno dispiegati nella capitale 5mila tra poliziotti e gendarmi. Il ministro dell'Interno, Christophe Castaner, si è appellato «alla responsabilità degli organizzatori» affinché si evitino scontri. «La libertà di espressione sarà garantita, ma non c'è libertà senza ordine pubblico», ha avvertito.
L'uomo che ieri si è asserragliato nel parcheggio dell'Espace Anjou di Angers avrebbe 45 anni e, secondo BfmTv, era già noto alle forze dell'ordine per piccoli episodi di spaccio. Avrebbe scelto quel luogo perché vicino a una delle stazioni di servizio bloccate dai gilet gialli. Secondo la prefettura, però, il movimento avrebbe preso le distanze da lui, e altre fonti lo definiscono uno squilibrato. Erano quasi le 17 quando sul posto sono intervenute anche le forze speciali. Attorno al presunto attentatore è stato predisposto un cordone di sicurezza e il luogo è stato messo in sicurezza. Dopo qualche ora l'uomo ha detto di aver disinnescato l'esplosivo che sosteneva di avere con sé.
L'appello per la manifestazione di oggi l'ha lanciato via Facebook lo stesso camionista che una settimana fa aveva invitato tutti gli arrabbiati di Francia a scendere in strada. L'appuntamento parigino voleva essere a place de la Concorde, nel cuore della capitale, ma per motivi di sicurezza il corteo è stato dirottato ai giardini del Campo di Marte.
Le autorità si aspettano almeno 30mila presenze. Ma la protesta anti-governativa non si è mai interrotta dal 17 novembre a oggi. Ieri c'erano ancora 5mila irriducibili mobilitati in giro per il Paese. E le due vittime fanno temere il peggio per oggi.
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