Il Comune paga la festa di Repubblica

Il sindaco di Udine usa i soldi pubblici per ospitare il Festival del gruppo di De Benedetti. Gratis pure luce e bagni

Il Comune paga la festa di Repubblica

Si sa come vanno queste cose: «Una mano lava l'altra e tutte due si lavano la faccia» come diceva Totò a Paolo Stoppa in Siamo uomini o caporali? E poi fra compagnucci un'intesa si trova sempre. Di sicuro l'hanno trovata il Comune di Udine e l'ingegner Carlo De Benedetti per organizzare «Il Festival de La Repubblica » in programma a Udine sabato 21 e domenica 22 marzo. Figuriamoci se il due volte sindaco rosso fuoco Furio Honsell (l'unico primo cittadino Pd d'Italia ad essere sostenuto oltre che da Sel persino dagli estinti Comunisti italiani) non si sarebbe inginocchiato i suoi sodali. La giunta dello Tsipras del Friuli-Venezia Giulia ha deliberato una sfilza di contributi e privilegi al festival di Repubblica attribuendo all'evento il «riconoscimento del carattere istituzionale». Non c'è di che meravigliarsi considerato che Honsell nel 2007 ha ricevuto persino l'onorificenza di Commendatore della Repubblica da Romano Prodi presidente del Consiglio. Qualche debito di riconoscenza deve averlo pure maturato. Ma il matematico di origine genovese prestato alla politica questa volta ha cannato i calcoli. La testata on-line Il Perbenista del Friuli-Venezia Giulia si è fatta passare sotto banco dal consigliere di opposizione Vincenzo Tanzi, la delibera 62 del 3 marzo 2015. Ebbene, per fare la festa a Repubblica e bella figura con l'Ingegnere, il Comune ha pensato bene di inzuppare le proprie manone nelle casse pubbliche dell'amministrazione dove confluiscono le tasse dei cittadini.

Per accogliere gli ospiti del giornalone amico, Honsell ha fatto i salti mortali facendo passare un evento mediatico-politico per istituzionale e pagando ogni spesa coi soldi degli udinesi. Ha concesso gratuitamente la ex Chiesa di San Francesco dove si svolgerà la due giorni dei «repubblichini», pulizie incluse (31 euro); ha predisposto personale nel corso di tutto il Festival (2.500 euro); ha messo a disposizione 380 sedie; ha aperto al pubblico i bagni dell'anagrafe (89 euro); fornirà gratuitamente la corrente elettrica (500 euro) e un info point da oggi al 22 marzo; dislocherà 50 transenne; ha concesso la riduzione del 50% dell'imposta sulla pubblicità e sulle pubbliche affissioni su tutto il materiale promozionale di Repubblica e la riduzione del 90% delle tasse di occupazione suolo pubblico. Un conto di oltre tremila euro: tutto gratis. Il Comune quantifica il mancato introito derivante da tutte queste agevolazioni in: 1.200 euro per la ex Chiesa di San Francesco; 108 euro per il suolo pubblico, 420 euro per le affissioni; 700 euro per l' info point e 400 euro per le sedie.

La delibera precisa, non si fosse capito, che queste spese sono a carico del Comune e che troveranno copertura «nei presunti capitoli del bilancio di previsione 2015 in corso di formazione». L'aspetto più fastidioso di tutto questo intrallazzo è che da una parte, il Comune di Udine chiede sacrifici ai commercianti e ai cittadini per contribuire, ad esempio, agli addobbi di Natale. Quotidianamente i vigili rifilano multe a raffica per colpa delle zone Ztl last minute . Agli ambulanti e alle pubbliche attività commerciali vengono fatte pagare tasse salatissime per suolo pubblico e pubblicità. Ma dall'altra all'ingegner De Benedetti regala tutto.

Forse quando il sindaco Honsell ha scelto di prostrarsi a quelli di Repubblica rimettendo il conto ai cittadini deve aver pensato di aver a che fare con un'associazione no profit di

beneficenza e non invece con un grande gruppo editoriale di proprietà di un ricco e potente imprenditore politicamente schierato. Ma si sa, questo è il modello Tsipras. «Una mano lava l'altra e tutte due si lavano la faccia».

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