Il prefetto Franco Gabrielli, commissario speciale per il Giubileo, è arrivato in Campidoglio a mezzogiorno in punto. A piedi e da solo. Lo aspettava il sindaco Ignazio Marino per il primo incontro ufficiale tra il primo cittadino e il suo «badante», come maliziosamente lo indicano gli oppositori in consiglio comunale.
Il faccia a faccia aveva come argomento principe l'imminente Giubileo ma ovviamente si è parlato di tutto, non tralasciando il dettaglio tutt'altro che secondario della relazione presentata lo scorso 27 agosto dal responsabile del Viminale, Angelino Alfano, in Consiglio dei ministri circa il pericolo di infiltrazioni mafiose all'interno dell'amministrazione capitolina. L'incontro con Gabrielli, a detta dello stesso Marino, è stato «lungo e costruttivo». Una riunione cui ha partecipato anche l'assessore alla Legalità Alfonso Sabella e che è servita a illustrare il lavoro compiuto nel corso dell'ultimo anno.
E proprio in riferimento alla relazione di Alfano, Marino ha tenuto a puntualizzare che quella presentata al consiglio dei ministri è un «fotografia datata 2014». Insomma le cose, da allora, almeno secondo il primo cittadino sono molto cambiate. Secca e immediata la replica del ministro degli Interni: «Marino ha ragione - precisa Alfano - la fotografia immortala lo stato delle cose del 2014. Il sindaco però è in carica dal 2013».
Il sindaco continua, tuttavia, a battere lo stesso tasto. «Questo Comune - è la replica piccata del primo cittadino - ha preso decisioni importanti che abbiamo illustrato al prefetto Gabrielli e la direzione che la città ha intrapreso quasi un anno dimostra che molto è cambiato dai tempi della giunta Alemanno».
Prima di recarsi in Vaticano per incontrare insieme con il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio consiglio per la Nuova Evangelizzazione, Marino ha parlato ai giornalisti provando a stilare un sommario bilancio di questo nuovo corso di legalità. «A febbraio - ha detto - abbiamo approvato norme per la risoluzione immediata dei contratti che possano insospettire nella loro conduzione e poi abbiamo redatto un piano triennale riferito a situazioni specifiche, come la rotazione del personale amministrativo». Gli ha fatto eco lo stesso Gabrielli che aggiunge: «Il lavoro svolto fin dai primi mesi del nuovo anno mi fa ben sperare. Presto potremmo dare una sorta di bollino di qualità dell'amministrazione come valore aggiunto per la serenità di questa città dove è morta persino l'ironia». Insomma per il commissario straordinario al Giubileo la discontinuità con l'epoca di Mafia Capitale è concreta.
Il prefetto Gabrielli, nominato proprio dal governo Renzi, per assistere il «traballante» Marino, mostra quindi ottimismo e sembra sgombrare il campo dai malevoli commenti che opposizioni e opinione pubblica hanno fatto a proposito di questo «duopolio» in salsa capitolina. «Sorrido amaramente - spiega - quando sento parlare di duopoli, commissariamenti, consolati o superpoteri. Ci sono i poteri che sono in capo al prefetto della Repubblica in merito alle procedure che devono essere verificate, con la particolarità che ci troviamo in una città dove è avvenuto in fatto molto grave e c'è un'inchiesta molto importante».
Di tutt'altra caratura il commento di una renziana
doc quale è Patrizia Prestipino, membro della direzione nazionale del Pd. Intervistata da Radio Cusano Campus circa il lavoro del sindaco, l'esponente del Pd ha commentato: «Marino? Persona onesta ma incapace di governare».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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