"Tolgono lavoro agli italiani" Ecco le prove sugli immigrati

Un articolo del Cer (Centro Europa Ricerche) dal titolo "European Migration adn Job Market" dimostra gli effetti (negativi) delle migrazioni sui lavoratori autoctoni

"Tolgono lavoro agli italiani" Ecco le prove sugli immigrati

I migranti rubano il lavoro agli italiani. A dirlo non sono "populisti" e "razzisti", ma i dati di una ricerca scientifica condotta da due economisti che hanno presentato il loro lavoro all'Università Lumsa di Roma. Il titolo dell'articolo del Cer (Centro Europa Ricerche) è "European Migration adn Job Market", che tradotto significa quale impatto ha l'immigrazione sul mercato del lavoro.

Immigrati rubano il lavoro

A riportare la notizia è stato il sito (progressista) pagina99, che ammette come il lavoro dei due economisti, Stefano Collignon e Piero Esposito, arrivi a proporre "una narrazione alternativa, nella quale i migranti che premono sul mercato del lavoro in alcuni casi vanno a occupare posti che potrebbero essere appannaggio della manodopera nazionale". Semplice dunque: i migranti rubano il lavoro agli italiani. Forse non serviva uno studio accademico per capirlo, ma di certo aiuta a certificare quello che i cittadini temono da tempo.

"Negli ultimi 25 anni - scrive pagina99 - la popolazione europea è cresciuta di 34,3 milioni. Tre quarti di questi “nuovi cittadini” sono migranti". Non solo. L'Italia può vantare un record particolare: in Europa siamo gli unici ad avere il tasso di occupazione tra gli immigrati adulti di nove punti più altro a quello degli italiani. Tradotto: in percentuale gli stranieri trovano occupazione più facilmente degli italaini. I dati riguardano il 2007 (nel frattempo l'immigrazione è aumentata) e si parla di "56 adulti su cento lavorano" tra gli italiani e di "65 su cento gli immigrati (quelli con permesso di soggiorno) ad avere un’occupazione". A questo bisogna aggiungere i lavoratori in nero e via dicendo.

"Questo dato può essere spiegato banalmente affermando che i migranti sono venuti in Italia in cerca di un reddito, mentre la popolazione nativa in molti casi rinuncia al lavoro per questioni personali, o magari perché rifiuta le occupazioni di basso livello che trova

sul mercato", scrivono sul settimanale. Che alla fine, da sinistra, è costretto ad ammettere: "La migrazione ha un effetto negativo sull'occupazione dei nativi dei Paesi periferici". Ovvero l'Italia, la Spagna, la Grecia.

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