Elezioni Regionali in Sicilia

"I veri impresentabili sono i grillini ignoranti"

L'assessore in pectore del centrodestra: Benedetto Croce direbbe che sono disonesti perché incapaci

"I veri impresentabili sono i grillini ignoranti"

Quando due giorni fa Silvio Berlusconi, al teatro Politeama di Palermo, ha annunciato che sarà lui, se Nello Musumeci vincerà, l'assessore siciliano ai Beni culturali, la platea gli ha tributato un'ovazione. E in questo ultimo scorcio di campagna elettorale Vittorio Sgarbi sta percorrendo palmo a palmo la Sicilia al seguito di Musumeci: due giorni fa Palermo, ieri Catania, oggi Caltagirone e Ragusa: «Da candidato assessore, faccio campagna accompagnando il presidente».

Già, lei aveva annunciato la sua candidatura in Sicilia...

«Era il primo appuntamento elettorale utile. Avevo annunciato la mia candidatura con Il Rinascimento (il movimento-partito fondato con Tremonti, ndr), c'erano sondaggi dopo soli due giorni che mi davano al 4,2%, la mia notorietà trovava consenso. E ho anche preso la residenza a Calascibetta (Enna, ndr) un mese prima della scadenza. Ma presentando una mia lista avrei fatto vincere i grillini, e allora meglio la desistenza in favore di Musumeci. Così da candidato sono diventato candidato assessore».

Questa campagna elettorale è stata contrassegnata dalle polemiche sugli «impresentabili» in lista. Come l'ha vissuta?

«Gli unici impresentabili sono i Cinque stelle per la loro ignoranza. Benedetto Croce diceva che il vero politico onesto è il politico capace. Loro sono incapaci, quindi disonesti».

Ma lei che ne pensa?

«Chi è l'impresentabile? È una figura inquisita, spesso ingiustamente, dalla magistratura. Impresentabile sulle liste è la Bindi. Il Fatto quotidiano ha intervistato il Mannino sbagliato perché non si sono presentati come si dovrebbe. A me questa polemica non ha fatto nessun effetto. Anzi credo abbia portato consenso a Musumeci».

La polemica non inciderà sul voto dei siciliani?

«Guardi, il voto in Sicilia è per il 30% voto d'opinione e per il 70% frutto di relazioni. È voto di scambio, nel senso che l'elettore sceglie chi lo possa aiutare a risolvere i problemi che la Sicilia ha. Vuole i miei sondaggi?».

Non si possono pubblicare...

«Ma i miei sono sondaggi sgarbiani, quindi non c'è problema. Voterà tra il 40 e il 42% dei siciliani. E questo sarà anche l'esito di Musumeci. Il grillino Cancelleri avrà tra il 25 e il 27%. Micari tra 15 e 16%, Fava tra il 12 e il 14%. Sedici punti di differenza».

Nessun testa a testa Musumeci-Cancelleri?

«No, una testa manca».

Mettiamo invece che vincano i grillini.

«Allora la Sicilia può chiudere. I Cinque stelle hanno una visione pauperistica, si creerebbe un effetto Somalia. Una teoria economica sottosviluppata non può che creare sottosviluppo. Qui in Sicilia la candidatura al consiglio regionale è come un lavoro. Ci sono 700 posti a bando per 70 posti. Il che è l'opposto di quello che la Sicilia vuole».

Che farà l'assessore Sgarbi?

«I Beni culturali sono l'unica competenza in cui per Statuto la Sicilia è completamente autonoma. Diventerò il ministro ai Beni culturali. Farò ricostruire il Tempio G di Selinunte. E ricostruirò a Palermo la cornice marmorea dello Spasimo di Sicilia di Raffaello. Il quadro è a Madrid, ma la cornice era del Gagini. Mi impegnerò per fare rinascere la Sicilia. Sbaglia Renzi quando dice che le elezioni siciliane non sono elezioni politiche. Goethe diceva che l'Italia senza la Sicilia non lascia nello spirito immagine alcuna.

Qui per lui sarà una débâcle».

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