Carta d'identità per chi vuole aprire un profilo o un account sul web. Forza Italia presenta in Senato un ddl per rendere obbligatoria per i social l'identificazione preventiva. Un modo per impedire che su internet impazzino impuniti truffatori, diffamatori, stalker, bulli online o troll specializzati nell'ingiuria e nell'hate speech.
Il partito, Silvio Berlusconi l'ha detto, vuole essere più presente nell'enorme piazza virtuale e contrastare la presenza massiccia di Lega e M5S. La mobilitazione è partita con infografiche, video e brevi spot sui principali temi di attualità politica. Per il tesseramento e per i prossimi appuntamenti elettorali, amministrative ed europee di maggio, gli azzurri non vogliono più essere penalizzati dall'assenza sul web, come il 4 marzo. La campagna social (su Fb, Twitter e sul sito nazionale del partito) promuove le adesioni a Fi (entro il 30 novembre) con tessere a «prezzi popolari» (10 euro) e un'app per confrontarsi online su argomenti e strategie. «Siamo quelli del sì, a chi rispetta la libertà e le opinioni degli altri», è lo slogan.
Ma il web dev'essere sicuro e la proposta azzurra, presentata dalla capogruppo Anna Maria Bernini, da Andrea Cangini e, come primo firmatario, da Nazario Pagano, prevede che l'utente fornisca un documento che lo renda riconoscibile e responsabile di ciò che pubblica anche sotto altro nome. Altrimenti per i provider, responsabili delle principali piattaforme social sul web, ci saranno sanzioni amministrative da 500 a 10 mila euro.
«È un provvedimento liberale, perché non vuole imbrigliare il web - spiega la Bernini, alla conferenza stampa a Palazzo Madama - ma regolamentarlo. La libera manifestazione del pensiero è sacrosanta e doverosa, ma ciascuno di noi, nel momento in cui vuole esprimerla, deve metterci la faccia. Non c'è libertà senza responsabilità. È un tentativo di eliminazione dei delinquenti anonimi. Ogni giorno migliaia di persone vengono diffamate, insultate, bullizzate e truffate sul web. L'anonima delinquenti deve finire».
Insomma, il profilo o l'account potranno essere anonimi, anche fake, ma per attivarli si dovrà sapere chi c'è dietro. Sarebbe la fine del dilagare dell'anonimato e dei falsi profili social su internet, che sta assumendo dimensioni sempre più allarmanti, con conseguenze spesso gravi e penalmente rilevanti. In questo modo, secondo gli azzurri, ci saranno più tutele per le vittime di reati.
Tutti segnali di una nuova attenzione di Fi alla comunicazione online. D'altronde, lo stesso Cavaliere ha riconosciuto domenica, parlando ai giovani azzurri: «Dobbiamo diventare protagonisti del nuovo sistema di comunicazione che è internet. Da uomo di 3 generazioni fa devo dire di non averlo potuto sfruttare appieno».
I suoi avversari del M5S, invece, hanno costruito sul web il successo e l'alleato della Lega Matteo Salvini è un campione dei social, tanto che ieri, in tuta da jogging, avvisava i follower con un tweet anche della sua «corsetta romana prima del Consiglio dei ministri. Chi si ferma è perduto». Silvio, che della comunicazione è sempre stato maestro, ha deciso di rimediare.
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