Roma - Aumenta la presenza degli stranieri in Italia, arrivati a oltre 5 milioni. Crescono anche le richieste di cittadinanza: nel 2015 178.000 persone hanno scelto di diventare cittadini italiani. A segnalare un fenomeno in decisa crescita è il presidente dell'Istat, Giorgio Alleva nel corso di un'audizione presso la Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza.
«La vera novità degli ultimi anni è rappresentata dal crescente numero di giovani immigrati e ragazzi di seconda generazione che diventano italiani - afferma Alleva- coloro che acquisiscono la cittadinanza per trasmissione dai genitori e coloro che, nati nel nostro Paese, al compimento del diciottesimo anno di età scelgono la cittadinanza italiana, sono passati da circa 10.000 nel 2011 a oltre 66.000 nel 2015». Un altro dato significativo è quello che riguarda le richieste d'asilo. Siamo secondi soltanto alla Germania con circa 84.000 domande nel 2015 e oltre 60.000 calcolate fino a luglio nel 2016. Nel secondo trimestre del 2016 hanno fatto richiesta di protezione internazionale in un paese Ue 305.700 persone.
L'Istat ha fornito cifre precise: al 1 gennaio 2016 gli stranieri in Italia erano saliti a 5.026.153, 12.000 in più rispetto al 2014. In totale pesano per l'8,3 sul totale della popolazione e si tratta degli immigrati regolari. Percentuale più alta rispetto alla Francia, 6,6, e poco più bassa di quella tedesca, 9,3. Rispetto alla Francia va però ricordato che la cittadinanza francese si ottiene in modo più veloce e viaggia sul doppio binario dello jus sanguinis e dello jus soli. Di questi oltre 5 milioni quasi 4 sono immigrati che provengono da paesi non comunitari ma che hanno un regolare permesso di soggiorno, sia di lungo sia di breve periodo. I non comunitari rappresentano il 70 per cento della popolazione straniera residente.
Alleva ricorda che nel 1998 la presenza degli stranieri in Italia era ferma al di sotto del milione. Dunque in circa 17 anni gli immigrati sono quintuplicati. E questa crescita è la più marcata in Europa perché in Italia il fenomeno dei migranti è arrivato più tardi rispetto ad altri paesi ma poi è cresciuto in modo più veloce.
Dove scelgono di vivere gli stranieri? Soprattutto al Centro-Nord dove sicuramente trovano più occasioni di lavoro, 84 per cento. Molto meno al Sud, 11 per cento, e nelle isole, 5. Gli stranieri al contrario degli italiani sono soprattutto giovani spiega Alleva: «la quota di ragazzi fino agli 11 anni è superiore a quella dei ragazzi italiani di circa 5 punti percentuali». Sono tanti i bambini che ogni anno nascono da genitori entrambi stranieri, circa 70.000. La composizione per genere della popolazione straniera registra un lieve vantaggio per le donne che rappresentano il 51,4 per cento».
Il presidente della Commissione, Federico Gelli, PD, ha poi segnalato come si siano incrementate le previsioni di spesa del Viminale per l'immigrazione, l'accoglienza e la
garanzia dei diritti nella legge di Bilancio. Nel 2017 si sale a 2.093.952.717, con un incremento pari al 59 per cento rispetto alla previsione iniziale. Incremento anche per i gli anni successivi del 32 e del 42 per cento.
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