Immigrazione, Forza Italia attacca: “Basta balle su redistribuzione migranti“

Fi, con Gregorio Fontana, invoca una "campagna verità": "Se anche ci fosse la disponibilità UE non avendo registrato gli ingressi non avremmo eritrei, somali e iracheni da redistribuire, numeri ufficiali alla mano"

Immigrazione, Forza Italia attacca: “Basta balle su redistribuzione migranti“

Serve una «campagna verità» contro le balle del governo sulla mancata redistribuzione dei migranti verso i paesi dell’Unione Europea. E’ questa l’accusa che Forza Italia, con Gregorio Fontana, lancia nei confronti dell’esecutivo, all’indomani dell’apertura della procedura di infrazione per la mancata applicazione del regolamento sulla registrazione dei migranti con la presa delle impronte digitali (Eurodac).
«La redistribuzione è impossibile, se anche ci fosse la disponibilità UE non avendo registrato gli ingressi non avremmo cittadini eritrei, somali e iracheni da indirizzare verso altri Paesi, numeri del ministero dell’Interno alla mano» attacca il deputato azzurro. «La levata di scudi del governo contro la procedura di infrazione avviata dalla Commissione europea è il segno del micidiale mix di incompetenza, pressapochismo e furberia che caratterizza l’azione dell'esecutivo sul fronte della gestione dei flussi di migranti/richiedenti asilo» continua Fontana che è anche membro della Commissione d'inchiesta sul sistema d’accoglienza, identificazione e trattamento dei migranti. «Il governo - insiste Fontana - ha sbandierato a mezzo mondo il grande successo dell’accordo di Bruxelles sulla ricollocazione di alcune decine di migliaia di migranti. Ma quell'accordo è una colossale patacca, perché riguarda una percentuale minima dei migranti. Inoltre, il caos regna sovrano. Ad esempio, nel 2015, sono sbarcati quasi in 38mila. Ma di questi, meno di 700 hanno fatto richiesta di asilo. Dove sono tutti gli altri? In giro per l'Italia, al di fuori di ogni controllo, oppure sono già nei Paesi dell'Europa del Nord». «La verità è che siamo privi di un sistema di controllo e di identificazione. Dei sei hotspot previsti, funziona solo quello di Lampedusa, dove peraltro, a parte la denominazione della struttura, rispetto al passato è cambiato poco o nulla», osserva il parlamentare.

La situazione, insomma, è fuori controllo, e non soltanto per quanto riguarda la frontiera Sud, ma anche rispetto al quadrante Nord-Est dove pure si annidano pericoli sul fronte del jihadismo. «Le turbolenze del Nord Africa e del Medio Oriente ci stanno entrando in casa, senza controllo. E non parliamo di quello che tra poco rischia di accadere sul quadrante Nord-Est. Per ammissione dello stesso prefetto Morcone - prosegue Fontana - in migliaia passano indisturbati la frontiera orientale. Un’ammissione gravissima, se si pensa che nei Balcani sono presenti significative enclave di matrice islamista». «Bisogna intervenire subito con immediate azioni di governo, per quel che riguarda la tutela dei confini, e idonei strumenti legislativi idonei. Forza Italia ha presentato una proposta, di cui sono il primo firmatario, per consentire alle forze di polizia di disporre di un tempo adeguato per identificare i migranti/richiedenti asilo.

Come prima misura servirebbe almeno l’allungamento dei tempi per l’identificazione da 24 a 72 ore. Ma occorre fare molto di più. Il governo ammetta il fallimento, venga a dire in Parlamento come stanno realmente le cose e si rimbocchi le maniche, prima che la situazione precipiti in maniera irreversibile».

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