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Insulti a Lerner, Sgarbi difende Salvini: "Non ha responsabilità"

Il giornalista è andato a Pontida, dove non è stato ben accolto dai militanti della Lega. Il critico d’arte: "Gli hanno reso pan per focaccia…"

Insulti a Lerner, Sgarbi difende Salvini: "Non ha responsabilità"

"Gli hanno reso pan per focaccia…". Vittorio Sgarbi commenta così il caso degli insulti a Gad Lerner a Pontida, che comunque condanna. Il giornalista, infatti, è andato alla storica kermesse del Carroccio in provincia di Bergamo dove è stato non è stato ben accolto dai militanti della Lega. Come già scritto, il conduttore televisivo è stato preso di mira dai simpatizzanti leghisti presenti all'evento bergamasco: "Massone, straccione, vai a casa, tagliati la barba, figlio di cento padri, spargi sempre merda su di noi e oggi sei tu che hai la merda, ebreo, provocatore". In aggiunta, anche tanti fischi.

Ed è scoppiata la polemica. Bene, oggi, a ventiquattro ore di distanza dal fatto, arriva il pensiero del critico d’arte: "Dal punto di vista del politicamente corretto se Salvini fosse stato ipocrita avrebbe potuto risolvere subito la situazione dicendo che un giornalista in quanto tale non va aggredito. La responsabilità di questi gesti razzisti non è del leader del partito ma di un clima che vede alcuni militanti fuori controllo; questo episodio è più svantaggioso per la Lega in quanto adesso sarà il pretesto per accusare i leghisti di antisemitismo", lo Sgarbi-pensiero raccolto dall'Adnkronos.

Dunque, il sindaco di Sutri ha aggiunto: "Mi sembra invece che sia corretta la definizione data di Lerner come un 'provocatore' perché le sue affermazioni sia sui social che in televisione sono sempre state molto dure e violente. Gli hanno reso pan per focaccia".

Prima di concludere, Sgarbi dà un consiglio a

html">Matteo Salvini: "Prenderei le distanze dalle affermazioni antisemite anche perché non è nemmeno giusto indicare certi luoghi come non frequentabili da parte della stampa […] Ma la responsabilità non è dei vertici e non bisogna attribuire per questo alla Lega una natura di intolleranza che non la caratterizza".

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