Politica

Il Renzi d'Arabia crolla. Cosa dicono i sondaggi

Da un sondaggio di Nando Pagnoncelli è emerso che il 72% degli intervistati ritiene che Renzi abbia sbagliato a partecipare a pagamento a un evento organizzato dal principe saudita

Il Renzi d'Arabia crolla. Cosa dicono i sondaggi

La vita è imprevedibile ma la politica, forse, lo è ancor di più. Solo due mesi fa Matteo Renzi era al centro dell’attenzione mediatica per la sua decisione di dare il via alla crisi di governo, messa in atto con le dimissioni delle ministre di Iv Bellanova e Bonetti. Come spesso accade c’è stato chi lo ha criticato e chi ne ha apprezzato il coraggio per una scelta non facile. Finito il discorso-governo, ecco che oggi la stella dell’ex rottamatore sembra aver perso parte della sua lucentezza anche per gli attacchi dei suoi rivali per la storia, molto discussa, della sua partecipazione pagata a un evento internazionale organizzato dal principe saudita Mohammed Bin Salman, peraltro accusato dalla Cia di aver ordinato l'uccisione del giornalista Jamal Kashoggi avvenuta il 2 ottobre del 2018.

La vicenda per Renzi sta assumendo i contorni di una slavina politica. Non bastano gli attacchi di diversi esponenti del Pd, di Leu e del M5s che hanno chiesto all’ex rottamatore di chiarire i rapporti con il principe saudita. Il dibattuto politico si è infiammato. Ora a conferma che quell’incontro non sia stato gradito dagli italiani vi è un sondaggio di Nando Pagnoncelli. Alla domanda se sia giusto o meno che Renzi abbia "partecipato a pagamento a un evento organizzato dal principe saudita Bin Salman", le risposte sono nette: "Sì" per l'8% degli intervistati, "No" per il 72%.

Ma nelle ultime ore contro il leader di Iv si è espresso anche Carlo Calenda, che di Renzi è oggi collega di maggioranza e ieri anche suo alleato politico nonché ministro. Ospite di Giovanni Floris a DiMartedì su La7, Calenda non ha risparmiato critiche nei confronti dell’ex premier:"Inaccettabile e senza precedenti al mondo: un parlamentare in carica pagato da governi stranieri. L'aggravante è che è una autocrazia, ma fosse un altro governo non cambierebbe". "Questo è un buco etico- ha rincarato la dose- una grave mancanza di Renzi, ma anche un buco di legge. Azione deve dare conto di tutti i finanziamenti che arrivano comunicando nominativi e importi al Parlamento e non può prendere un euro da qualsivoglia entità straniera.

Perché per i singoli parlamentari è consentito prenderli, che è ben più grave?".

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