Investe due ragazzi dopo la lite in discoteca Uno è morto, l'altro è in condizioni disperate

A scatenare la folle reazione un apprezzamento di troppo sulla fidanzata

Luca Carissimi
Luca Carissimi

Milano Dopo rilievi e testimonianze, dopo la visione dei filmati e la ricostruzione della dinamica, con il passare delle ore sembrano assottigliarsi notevolmente i dubbi iniziali della Procura di Bergamo e degli investigatori della Polstrada di Treviglio. Che in un primo tempo hanno catalogato il caso come omicidio stradale, ma ora indagano per omicidio volontario, fuga e omissione di soccorso nei confronti di C.S., un italiano 33enne di Curno (Bg). Un ragazzo incensurato che ieri mattina alle 4, ad Azzano San Paolo, nella Bergamasca, al volante della sua Mini Cooper, in preda all'ira, ma anche all'alcool - è stato trovato positivo all'alcoltest, con valori superiori al consentito - avrebbe tamponato di proposito, investendola, la Vespa grigia a bordo della quale viaggiavano due giovani di Bergamo, Luca Carissimi, 21 anni, che trasportava l'amico 18enne Matteo Ferrari. Il primo è morto poco dopo l'incidente, Ferrari è ricoverato in fin di vita nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

Il fatto è avvenuto lungo la Provinciale Cremasca, nel territorio di Orio al Serio. I tre, poco prima, avevano litigato proprio all'interno di un locale del posto, la discoteca «Setai». Il 33enne infatti era in compagnia della sua ragazza, seduta accanto a lui anche quando ha travolto la Vespa. Ed è proprio a causa di apprezzamenti poco graditi sulla giovane donna che C.S. aveva avuto da dire con Carissimi e Ferrari dentro la disco e poi anche fuori, nel parcheggio, come hanno confermato diversi testimoni.

Sembrava finita lì, i due ventenni in sella via verso Bergamo e C.S. di ritorno a casa in auto. E invece la situazione è degenerata, la rabbia potrebbe aver preso il sopravvento sul 33enne che ha rincorso in auto i due ragazzi fino a travolgerli. Su di lui ieri sono stati effettuati anche gli esami per accertare se fosse o meno sotto gli effetti di stupefacenti, riscontri approfonditi i cui risultati saranno disponibili solo nei prossimi giorni.

Il comportamento dell'uomo solleva comunque molti interrogativi che certo non giocano a suo favore. Non solo, infatti, non si è fermato a soccorrere i due ragazzi appena travolti, ma ha atteso di raggiungere l'abitazione di alcuni parenti a Bergamo prima di avvertire il numero unico di emergenza 112.

Quando la polizia stradale è andata a prelevarlo comunicandogli quanto era successo, cioè che aveva appena ucciso un ragazzo giovanissimo mentre l'altro lottava contro la morte (anche se i soccorritori, in un primo tempo, viste le sue condizioni disperate, avevano dato per morto pure Ferrari) l'investitore si è sentito male ed è stato portato al pronto soccorso. In queste ore si trova piantonato in ospedale.

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