
Quando gli investigatori della Polizia Locale sono andati ad avvertire il figlio, infermiere all'ospedale Humanitas di Rozzano, lui si è sentito male e hanno dovuto farlo sedere, portargli un bicchiere d'acqua, fargli coraggio. Non riusciva a crederci: sua madre - Cecilia De Astis, barese nativa di Ruvo di Puglia, 71 anni compiuti da poco, donna estremamente dinamica e con una salute di ferro - era appena morta, investita da un'auto pirata, poco lontano da casa, in via Saponaro 40, al Gratosoglio, quartiere popolare a sud di Milano dove la donna abitava da sempre. In questo agosto esageratamente caldo, nel vuoto impressionante di una città chiusa per ferie, l'anziana è stata travolta da un'auto rubata poco lontano da lì e sulla quale al momento dell'investimento viaggiavano quattro ragazzini fuggiti dopo aver abbandonato la vettura nel luogo dell'incidente. "Probabilmente stranieri, erano vestiti come degli zingarelli e comunque erano di sicuro giovanissimi, forse minorenni", raccontano i residenti del quartiere stretti l'uno all'altro terrorizzati da una tragedia che non si aspettavano e che, lo dicono loro stessi a più riprese "per com'è andata poteva capitare a chiunque".
Il dramma si è consumato a mezzogiorno. L'anziana è deceduta poco dopo l'arrivo in ospedale. La vettura pirata è una Citroën DS4 bianca con targa francese, poi risultata rubata. Stando a una prima ricostruzione, l'auto sarebbe arrivata a velocità piuttosto sostenuta da via Saponaro diretta verso il centro; il giovane al volante ha perso il controllo poco prima della onlus "Casa della solidarietà". Sbandando, la macchina è uscita di strada finendo sull'area verde che divide la carreggiata dalla fermata del tram e lì ha centrato in pieno la 71enne che stava camminando ai bordi della strada, sbalzandola di alcuni metri. La corsa dell'auto è finita contro un segnale stradale che si è trascinata dietro.
Sul posto sono giunti immediatamente i soccorritori del 118 con un'automedica e un'ambulanza, ma le condizioni di Cecilia De Astis da subito sono apparse disperate. La donna è morta poco dopo il suo arrivo in ospedale, a Niguarda.
In quel punto della carreggiata ci sono telecamere che ora gli investigatori della Locale, agli ordini del comandante Gianluca Mirabelli, stanno setacciando per rintracciare i giovani fuggiti a piedi - un conducente e tre amici descritti come coetanei - dopo aver abbandonato la macchina sul posto subito dopo l'impatto. I vigili stanno quindi dando la caccia a questi ragazzini che stavano percorrendo via Saponaro ma provenivano da via dei Missaglia, la strada che porta verso il campo nomadi di via Chiesa Rossa. Chiaramente non è detto che i nomadi dello stanziamento abbiano a che fare con questa brutta storia, ma è inevitabile che le indagini dei vigili almeno lambiscano anche loro.
L'auto pirata era stata portata via domenica a un ventenne di origini francesi appena arrivato a Milano in compagnia di altri tre amici per una vacanza di qualche giorno. I giovani l'avevano parcheggiata poco lontano dal luogo dove ieri c'è stata la tragedia: in serata, di ritorno da una visita in piazza Duomo, si sono accorti del furto.
Proprio poco dopo l'investimento mortale i ragazzi francesi, che ieri mattina stavano
transitando al Gratosoglio su un tram, dai finestrini del mezzo pubblico hanno riconosciuto la loro vettura incidentata in via Saponaro e sono scesi in strada. Poco dopo hanno realizzato che aveva investito e ucciso una donna.