Cronache

Invitano il vescovo per parlare di pace Ma non si presentano

A Pordenone l'imam e la comunità islamica disertano il convegno in moschea che loro stessi hanno organizzato

Invitano il vescovo per parlare di pace Ma non si presentano

Il vescovo va in moschea per incontrare l'imam ma questo gli tira buca. È accaduto venerdì scorso a Pordenone. Il vescovo, monsignor Giuseppe Pellegrini, si era recato al centro islamico in occasione del convegno «Fermiamo la violenza», ma dell'imam e dei musulmani nemmeno l'ombra. E pensare che l'incontro era stato proprio organizzato dal circolo culturale islamico.

Una situazione paradossale e imbarazzante, con i primi tre quarti d'ora trascorsi tra silenzi, sospiri e sguardi speranzosi di veder comparire qualcuno alla porta. Ma a occupare le sedie di una sala vuota c'erano soltanto una quindicina di persone: il vescovo, alcuni giornalisti e alte cariche tra cui il questore, il prefetto Maria Rosaria Laganà, il comandante provinciale dei Carabinieri e il procuratore della Repubblica Marco Martani, invitati al convegno proprio dall'associazione culturale islamica. Dopo quasi un'ora il moderatore Imrane Filali, ex referente del gruppo giovani del centro islamico, ha preso la parola scusandosi per la mancanza del pubblico. Anzi è stato costretto ad accelerare la scaletta, accorciando i tempi per poi mandare tutti a casa. Insomma un vero e proprio flop.

L'incontro preparato dalla Caritas, dall'associazione culturale islamica, dall'associazione dei Genitori Marocchini, dal coordinamento dei marocchini del Friuli Venezia Giulia e dalla Croce Rossa, è stato organizzato in seguito all'omicidio di via San Vito, a Pordenone, circa un anno fa. Un immigrato marocchino di 40 anni aveva ucciso la moglie con un'accetta e poi si era accanito sulla figlioletta di sette, sgozzandola con un coltello. Una «mattanza» come l'avevano definita i primi soccorritori, che aveva gettato Pordenone nello sgomento. L' incontro era proprio contro la violenza e serviva a parlare di pace e integrazione ma nonostante l'assenza della comunità islamica il vescovo minimizza. «Sono convinto ha detto a il Messaggero Veneto che è possibile vivere insieme rispettando le diverse culture e religioni. Questo convegno è un input». Un input lanciato proprio da chi poi alla fine non ha presenziato e quando chiediamo al vescovo i motivi, monsignor Pellegrini taglia corto. «Se non potevano essere presenti perché avevano problemi di lavoro racconta non potevano, punto. Faremo un'altra volta. Credo ci sia stata un po' di disorganizzazione».

E infatti l'imam Ahmed Errajo così si è giustificato. «Non potevo partecipare spiega al Messaggero Veneto perché ho lavorato. Organizzeremo un altro incontro magari di domenica, i convegni si possono fare nei giorni festivi». Resta il fatto che tanti erano i musulmani assenti in moschea. E poi, la data l'avevano decisa proprio loro.

Di sicuro c'è che il vescovo a parlare di pace e integrazione è stato lasciato solo.

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