"Io lo sapevo, perciò ho cambiato epiteto"

Sgarbi sulla rivincita della capra

"Io lo sapevo, perciò ho cambiato epiteto"

«Non ho nessuna intenzione di cambiare animale». Se c'è una persona che associamo all'immagine della capra come simbolo di stupidità è Vittorio Sgarbi, che ha fatto del «capra! Capra! Capra!» rivolto ai suoi interlocutori una specie di marchio di fabbrica. A lui chiediamo un commento sullo studio che rivaluta il suo animale «preferito».

Sgarbi, ora che la capra è stata sdoganata come animale intelligente che facciamo, cambiamo ritornello?

«Neanche per sogno, anzi io ho preceduto gli studi scientifici sapendo che la capra ha un'intelligenza pari se non superiore a quella del cane. Infatti pochi hanno capito che l'utilizzo di questo animale nel mio vocabolario è profondamente cambiato dai primi tempi quando lo usavo troppo generosamente».

Quindi quando lei dà della capra a qualcuno gli sta facendo un complimento?

« Sì, ormai dire a una persona che è una capra è diventato un elogio. Il fatto è che oggi nessuno, o pochissimi, si meritano questo appellativo che, per me, è diventato una sorta di titolo nobiliare».

Quindi, avremo un cambiamento di animale quando Sgarbi s'incavola?

«In effetti potrei pensare a qualche altra specie, ma nel frattempo utilizzo il termine capra o anche stronzo, preceduti però da un neanche.

Lo stronzo, ma non la merda, ha un sua forza, una sua dignità di benessere, quindi la massima offesa è dire a uno Non sei neanche una capra o uno stronzo Anzi il massimo è dirgli Non sei neanche.... In sostanza, sei il nulla assoluto».OG

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