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Italia promossa anche da Moody's

Non accadeva dal 2002. Il giudizio torna a "Baa2", nuova vittoria per il governo

Italia promossa anche da Moody's
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La promozione del rating dell'Italia da parte di Moody's - un passaggio da Baa3 a Baa2 con outlook stabile, il primo upgrade dopo 23 anni - rappresenta un segnale di fiducia di straordinaria rilevanza per il Paese, dopo quelli già testimoniati da S&P, Fitch e Dbrs. L'agenzia riconosce infatti come elemento determinante la stabilità del quadro politico, un fattore che, dopo anni di volatilità, sta contribuendo concretamente a rafforzare credibilità, investimenti e continuità delle politiche economiche.

Secondo Moody's, proprio questa stabilità consente all'Italia di rendere più efficaci le riforme economiche e fiscali, e di portare avanti gli interventi previsti dal Pnrr con una continuità che non si registrava da tempo. L'agenzia sottolinea un "track record coerente di stabilità politica" che permette al governo di consolidare la crescita, ridurre gradualmente il debito e programmare investimenti strutturali anche oltre la scadenza del Piano nel 2026.

La valutazione positiva è anche il risultato diretto della politica di bilancio prudente e realistica condotta dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. Moody's rileva infatti come il miglioramento dell'efficienza nella riscossione, la capacità di contenere la spesa corrente e l'aumento degli avanzi primari stiano rafforzando il percorso di consolidamento fiscale, creando spazio per investimenti pubblici superiori al 3,5% del Pil nel triennio 2026-2028. Un approccio, questo, che ha sorpreso positivamente i mercati e le agenzie internazionali, confermando la solidità della strategia del governo.

Commentando la decisione, Giorgetti ha affermato: Siamo soddisfatti della promozione di Moody's, la prima dopo 23 anni. Un'ulteriore conferma della ritrovata fiducia in questo governo e dunque nell'Italia. Parole che riflettono il valore politico e istituzionale di un upgrade arrivato dopo oltre due decenni e in una fase internazionale caratterizzata da incertezza e tensioni. L'upgrade, inoltre, rafforza la percezione internazionale dell'Italia come Paese in grado di garantire continuità decisionale e rispetto degli impegni europei, due elementi che incidono direttamente sul costo del debito e sulla credibilità del sistema economico. In questo senso, la promozione non è solo un riconoscimento del presente, ma anche un investimento sulla capacità del governo di mantenere un percorso responsabile e orientato alla crescita nei prossimi anni.

Moody's sottolinea inoltre che il quadro stabile favorisce non solo le riforme, ma anche la crescita: un ambiente politico affidabile migliora l'efficacia delle riforme economiche e fiscali e sostiene le prospettive di medio termine del Paese, mitigando rischi quali l'invecchiamento demografico o la volatilità dei mercati.

Il giudizio stabile testimonia infine l'equilibrio tra punti di forza consolidati - settore bancario robusto, investimenti pubblici in crescita, buona posizione esterna - e le sfide ancora presenti, come il peso del debito e l'esigenza di mantenere avanzi primari elevati nel tempo.

L'upgrade di Moody's

non è dunque soltanto un dato tecnico, ma un indicatore politico ed economico: conferma che l'Italia viene percepita come paese affidabile, capace di tenere la rotta e di valorizzare la stabilità come motore di crescita.

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