Rosso Malpelo

L’Italia del vaffa dimentica gli eroi

L’Italia del vaffa dimentica gli eroi

C iò che ha portato al collasso gli italiani trasformandoli in zombie accecati dal rancore è il fatuo sfarfallio di alcune televisioni in cui è in carriera chi urla, sdraiato sulla linea del nulla vincente. La miseria virtuale è stata ammannita come polpetta avvelenata e quotidiana a una nazione in overdose, ma anche in crisi di astinenza. Un gruppo di speculatori ha costruito campi da golf a diciotto buche, sui luoghi comuni. Così, hanno inoculato tossine nei disgraziati cittadini costretti a vedersi come mostri negli specchi deformanti applicati ai loro video. Chi affronterà più il tema leopardiano del furbo e ipocrita carattere di noi italiani? Come mai non diventa scandalo televisivo il fatto che seguitiamo a fabbricare laureati umanisti inutili che poi la «Buona Scuola» metterà in cattedra per creare nuove generazioni di disoccupati? Come mai, fra tante commemorazioni urlate, nessuno ha almeno tentato di indagare sul movente accuratamente oscurato delle stragi di Capaci e via D’Amelio? Per fortuna la dieta mediterranea con la pizza al taglio è patrimonio dell’umanità, peccato che la cultura affoghi nel soffritto.

Chi racconterà in tv che i ragazzini italiani sono campioni mondiali del torneo di palle di lardo? Vince l’Italia dal vaffa e dall’odio ma, state tranquilli, domani sarà peggio: il nuovo che avanza da due mesi ha messo le ali ai piedi dei maratoneti al soccorso del vincitore e li riconoscerete dai titoli sia di coda che di sottocoda.

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