L'allarme di Berlusconi: "Basta perdere tempo. Il Paese è fermo coi 5s"

Il leader: "Ricette grilline fallimentari". Appello sulle Europee: "Come una finale di Champions"

L'allarme di Berlusconi: "Basta perdere tempo. Il Paese è fermo coi 5s"

«Come una finale di Champions League». Stavolta le elezioni europee saranno storiche, per Silvio Berlusconi, e non bisogna «sottovalutarle», riducendole ad una «conta fra i partiti», come in passato.

«Ci sarà per forza un vincitore - scrive nella presentazione al vademecum azzurro per il rinnovo del Parlamento Ue-. O vinciamo noi e nasce una nuova Europa, altrimenti il sogno europeo finirà e un triste destino di sottomissione attenderà tutti i popoli».

Quando parla del rischio di sottomissione, il leader di Forza Italia pensa al disegno egemonico di quello che chiama «l'impero cinese». In una nota, infatti, Berlusconi trova nell'avvertimento dell'ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, Luis M. Eisenberg, sul progetto della Via della Seta, la conferma dei rischi denunciati da tempo da Fi. La decisione del governo gialloverde di firmare il memorandum d'intesa con la Cina, «senza nemmeno un voto del parlamento», sottolinea il Cavaliere, è «un errore strategico che va ad incrinare le relazioni euro-atlantiche, ma anche un pericolo per la sicurezza nazionale». E invita l'esecutivo, che ha affrontato il problema «con tanta superficialità», a «vigilare sull'applicazione degli accordi per evitare che si trasformino in un ostacolo alla interoperabilità della Nato».

Che la squadra di Conte non sia in grado di affrontare la grave situazione economica lo dice anche l'Ocse, sottolinea il leader azzurro: «L'Italia non cresce, la sua economia è ferma e addirittura arretra. Le ricette economiche di questo governo a trazione Cinque stelle si sono rivelate fallimentari». Serve una svolta e l'expremier ne vede una sola: «Non c'è tempo da perdere, bisogna cambiare pagina e dare vita ad un governo di centrodestra che applichi le ricette giuste».

Berlusconi vuole convincere gli elettori che una grande affermazione di Fi alle elezioni del 26 maggio «è decisiva». Dice agli italiani di «svegliarsi, aprire gli occhi, non continuare a essere autolesionisti al punto tale da non andare a votare o dare il loro voto a forze irresponsabili e irrilevanti in Europa come i Cinque stelle».

Da ex presidente del Milan il Cav ricorre alla metafora calcistica per le elezioni di maggio, nel vademecum preparato dall'uomo web del partito, Antonio Palmieri. La sua nuova discesa in campo, dopo l'estromissione dal Senato per la condanna Mediaset, è determinata dalla preoccupazione per la grave situazione e ha anche il sapore del riscatto personale.

«Finalmente - dice la vicepresidente dei senatori di Fi, Licia Ronzulli-, milioni di cittadini riavranno il diritto di poter tornare a votare il loro leader politico. Per noi questo è già un grande successo».

Che il capo sia lui non è in discussione, assicura Mara Carfagna, vicepresidente della Camera: «La leadership di Fi è saldamente nelle mani di Berlusconi ed è straordinaria. Non ha senso parlare di alternative, né tantomeno affidarsi all'applausometro». All'assemblea di sabato lei di applausi ne ha presi tanti, ma conferma la fedeltà al Cav, mettendo a tacere chi cerca strumentalizzazioni.

La campagna elettorale di Fi ha lo slogan «Cambiare l'Europa», però, la leader di

Fdi Giorgia Meloni sbandiera la sua «vicinanza» con Matteo Salvini e attacca: «Sfido Fi in una competizione ideale. Io in Europa vado per cambiare tutto, Berlusconi ha un approccio diverso, Tajani è il presidente del Parlamento europeo».

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