"L'ammucchiata sarà inevitabile. Calenda? Un incompetente"

"L'ammucchiata sarà inevitabile. Calenda? Un incompetente"

Alla fine l'ammucchiata si farà. Tutti appassionatamente insieme: Verdi, rossi, arancioni. Letta, Calenda, Bonelli, Fratoianni. Angelo Bonelli, leader di Europa Verde, il movimento che si è appena unito alla Sinistra di Nicola Fratoianni dando vita all'alleanza cocomero, in un'intervista al Giornale ammette: «Ce lo impone la legge elettorale. D'altronde non abbiamo alcun obbligo di presentare lo stesso programma o lo stesso premier». E dopo come si governa? «Poi si vedrà». Nel frattempo sono divisi su tutto.

Bonelli, con Fratoianni avete presentato il simbolo. Nei prossimi giorni il programma. Ma sulle alleanze siete in alto mare. Il pallino è nelle vostre mani.

«Le alleanze sono in via di definizione. Vogliamo offrire una proposta che si poggi su due pilastri: la giustizia sociale e un'agenda climatica. Siamo consapevoli che ci attende un ottobre nero, tra inflazione e recessione. La nostra proposta è che il prossimo governo punti tutto sulle rinnovabili».

Nel prossimo governo con Calenda?

«Abbiamo subito un'offensiva da parte di Calenda. Ma noi rivendichiamo con forza la nostra proposta alla quale non rinunciamo».

E come si fa?

«La legge elettorale impone le coalizioni, un sistema che fa schifo. Ma non ci impone di depositare e sottoscrivere lo stesso programma. Ognuno con il suo programma».

Calenda non vi vuole. Faccia una richiesta al leader di Azione?

«Non faccio appelli. Però mi permetto di avanzare dubbi sulla sua competenza. Lui parla sempre di competenza e merito. Ecco allora lo sfido a un confronto pubblico».

Il confronto invece di farlo con l'avversario vuole farlo con l'alleato?

«Sì, sul nucleare. Le sue sono posizioni identitarie simili a quelle di Meloni e Salvini. Calenda parla senza conoscere la materia».

Si spieghi

«Lui insiste sul nucleare. Lei lo sa che in Francia le centrali sono ferme per la siccità? Non si è grado di raffreddare i reattori. Calenda lo sa che il governo francese ha dovuto nazionalizzare la società che gestisce le centrali nucleari per i debiti? Che in Francia si paga una bolletta più alta dell'Italia. Che seguendo la ricetta di Calenda spenderemo migliaia di miliardi per centrali che saranno pronte fra 30 anni».

Quindi Calenda fa propaganda?

«Ripeto. Parla sempre di competenza. Ma ho i miei dubbi. Altrimenti accetterebbe il confronto».

La sua ricetta qual è?

«Io propongo il modello tedesco. Chiarezza: il governo ha individuato la data del 2035 per la totale indipendenza energetica».

Altro tema la scelta del premier. Ce lo rivede Draghi a Palazzo Chigi?

«É un'anomalia solo italiana. Gli elettori non sanno chi sarà il premier. Draghi si candidi se ha intenzione di ritornare a Palazzo Chigi».

Non le piace Draghi. Hanno fatto bene i Cinque stelle a far cadere il governo?

«Errore che si poteva evitare. Hanno fornito a Meloni e Salvini la vittoria su un piatto d'argento».

Quindi ha ragione Letta, rottura irreversibile?

«Difficile che si ricomponga il quadro. Stiamo lavorando per un riavvicinamento, proveremo fino all'ultimo giorno.

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