Lampedusa - L'Ocean Viking ieri sera è arrivata a Taranto, con altri 176 migranti. Il vento che soffia da Sud Est non ferma partenze e arrivi. A una settimana dal naufragio che ha visto tornare le bare a Lampedusa, sull'isola si continua ad arrivare. C'è stato un picco nelle ultime 72 ore, con gli sbarchi autonomi che sono ripresi non appena c'è stato un miglioramento delle condizioni meteorologiche fino a qualche giorno fa proibitive. Tra domenica e ieri sono arrivati a bordo di barchini oltre 200 migranti, in gran parte tunisini, ma anche sub sahariani. Nella notte di ieri la Guardia di finanza con la Guardia costiera ha soccorso in tre diverse operazioni tre barchini di legno arrivati vicino alla costa: sul primo c'erano 44 persone, sul secondo 84 e sul terzo altre 49 tra cui donne e minori. E ieri mattina ancora: sette tunisini sono sbarcati direttamente sulla spiaggia dei conigli dove sono stati segnalati e poi portati all'hotspot. Il centro però ora è in sofferenza: non c'è lo spazio per tutti con 400 persone per 95 posti di capienza, visto che un'intera area è da anni fuori uso. Stamattina è previsto il trasferimento a Porto Empedocle e da lì poi lo smistamento in altri centri della Sicilia di una buona parte degli ospiti. Molti dovrebbero essere portati all'hotspot di Pozzallo, che a sua volta è stato svuotato negli ultimi giorni proprio per far fronte all'emergenza Lampedusa. Con il bel tempo si prevede un'ondata di partenze, che si erano interrotte per una settimana. Si continua a partire soprattutto dalle coste della Tunisia, ma anche da quelle della Libia. E dalla Turchia: due barconi con 108 persone a bordo, iraniani e iracheni, su una barca a motore e su una a vela, sono stati intercettati ieri in Calabria dalla guardia costiera e dalla Guardia di finanza di Roccella Ionica al largo di Brancaleone.
Ma in mare c'erano altri 176 migranti soccorsi in due operazioni in area Sar libica da Ocean Viking, la nave della ong Sos Mediterranee e Msf che, dopo aver rifiutato il porto sicuro offerto da Tripoli, stava navigando tra Malta e Lampedusa: «Ora è la quarta volta da quando l'Ocean Viking ha iniziato le operazioni che stiamo aspettando che ci venga assegnato un porto sicuro. Finora i governi dell'Ue non sono riusciti a istituire un meccanismo di sbarco conformemente al diritto marittimo. Gli accordi ad hoc non possono essere la soluzione. Chiediamo ai governi di porre fine a questa situazione inaccettabile» dicono i volontari. A sera il Viminale sblocca l'impasse. Assegnato alle Ong dal ministro dell'Interno Luciana Lamorgese il porto di Taranto.
Si arriva non solo via mare. La rotta balcanica, quella che parte dalla Grecia e che finisce a Trieste, in Friuli Venezia Giulia, negli ultimi giorni è battuta lontano dai riflettori da sempre più persone. Si registrano flussi in aumento e comparabili, nei numeri, con gli sbarchi autonomi di Lampedusa: nelle ultime 24 ore la polizia ha rintracciato 90 migranti soprattutto afghani e pakistani, che hanno attraversato a piedi tra i boschi il confine sloveno e sono entrati in Italia. Arrivano dopo aver attraversato Bosnia, Croazia e Slovenia.
Molti non vogliono rimanere in Italia, ma resteranno qui visto che è qui che vengono sottoposti per la prima volta alle procedure di fotosegnalamento. E per questo in base al regolamento di Dublino, quello che l'Europa da anni dice di voler cambiare, spetta all'Italia accoglierli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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