La concentrazione di anitride carbonica nell'tmosfera (CO2) ha raggiunto la soglia simbolica di 400 ppm (parti per milione) su scala mondiale e per un anno intero. Lo riferisce l' Onu in occasione della diffusione del bollettino annuale dell'Organizzazione meteorologica mondiale (WMO) e ricordando che questa soglia era stata già raggiunta in precedenza, ma solo in certi luoghi e in alcuni mesi dell'anno. Il WMO nota che, anche a causa di fenomeni climatici come El Nino e dopo la tendenza al rialzo, che nel 2015 aveva visto un aumento di di 2,2 ppm rispetto al 2014, «le concentrazioni di CO2 resterano al di sopra dei 400 ppm per tutto l'anno, e non scenderanno al di sotto di tale soglia per molte geneazioni a venire». Il capo dell'agenzia dell'Onu, Petteri Taalas, ha esortato a non cadere nell'errore di collegare il fenomeno agli eventi meteorologici. «El Nino è scomparso, ma il cambiamento climatico no», ha avvertito. Secondo le previsioni della più antica stazione di monitoraggio di gas serra, che si trova a Mauna Loa (sulle Isole Hawaii), le concentrazioni di CO2 rimarranno al di sopra di 400 ppm per tutto il 2016 e non scenderanno al di sotto di tale livello per «molte generazioni». Il vero problema, secondo l'organizzazione, rimane l'anidride carbonica, che rimane nell'atmosfera per migliaia di anni e nell'oceano ancora più. Circa un quarto delle emissioni totali di CO2 viene assorbito dal mare e un altro quarto dalla biosfera, riducendo così la quantità di questo gas in atmosfera.
La sua concentrazione in epoca preindustriale era di circa 278 ppm. Le attività umane, come quelle legate ai combustibili fossili, hanno alterato l'equilibrio naturale. Così, nel 2015, la media globale di CO2 si supera al 144% al di sopra del livello pre-industriale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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