L'atlantismo faro del Ppe

Forza Italia non è sola, è nella grande famiglia del Ppe. E alla convention azzurra, prima dell'arrivo trionfale di Berlusconi, sul palco è il segretario dei popolari europei, Antonio Lopez Isturiz, a confermare il forte legame.

L'atlantismo faro del Ppe

Forza Italia non è sola, è nella grande famiglia del Ppe. E alla convention azzurra, prima dell'arrivo trionfale di Berlusconi, sul palco è il segretario dei popolari europei, Antonio Lopez Isturiz, a confermare il forte legame. Un legame che disegna l'identità convintamente «europeista e atlantista del partito, spina dorsale di qualsiasi governo di centrodestra». Nella sala affollatissima dell'hotel romano, Lopez viene introdotto dal vicepresidente di FI Antonio Tajani. Parla italiano, il politico spagnolo, saluta il «leone indomabile» Berlusconi, mentre la sala ritma «Silvio-Silvio-Silvio», lo definisce «ultimo grande leader, un fuoriclasse straordinario di cui non possiamo fare a meno, perché nessuno ha il suo carisma e dal suo ultimo governo nel 2011 l'Italia si è indebolita».

Tajani, che ha organizzato l'evento e a Bruxelles è di casa (europarlamentare, commissario Ue e presidente dell'europarlamento), ha voluto dare alla kermesse una forte impronta europea. Soprattutto ora che il provincialismo italico deve arrendersi all'importanza della scena internazionale, mentre la guerra in Ucraina impone all'Ue di parlare una sola voce e, come dice Lopez, «l'invasione russa sta cambiando l'Europa, impone il risveglio da un sonno che su difesa e strategia è durato quasi 80 anni».

In mattinata, alla convention interviene in video anche Roberta Metsola, la presidente del parlamento europeo che la scorsa settimana è andata a Kiev per incontrare il presidente ucraino Zelensky. «Forza Italia -afferma - fa parte della famiglia politica europea che ha fatto della solidarietà la propria bandiera: ringrazio tutti gli italiani che hanno aperto le porte agli ucraini. L'Ucraina sta lottando per i nostri valori». La Metsola ricorda l'appena scomparsa «Maria Romana De Gasperi e i suoi ideali di pace». Gli stessi del padre Alcide, che è stato uno dei padri nobili dell'Europa unita, e dell'idea, sottolinea Lopez, di una comune difesa del continente. «In questa ora tragica per il mondo - dice il segretario del Ppe-, in cui Putin ha scatenato l'orrore in un paese pacifico, dobbiamo cercare il cessate il fuoco e seri negoziati. Libertà, democrazia e pace non sono conquistate una volta per tutte ma vanno difese, anche con le armi. Dietro il conflitto in Ucraina c'è la sfida strategica del XXI secolo, tra la Cina alleata della Russia e l'Occidente e per questo è indispensabile un'alleanza atlantica forte. L'Europa, guidata dai popolari, deve favorire una soluzione pacifica e Fi deve riorganizzare un centrodestra europeo e atlantista.

Lopez chiude l'intervento mentre arriva la presidente del Senato, Elisabetta Casellati.

Tajani la presenta come la prima donna che FI ha voluto alla seconda carica dello Stato, «perché nessuno può darci lezioni sulle pari opportunità e lei ha guidato il Senato con serietà e imparzialità, dimostrando che per noi l'interesse dello Stato viene prima di tutto».

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