Cronache

Con l'auto dentro l'Adda marito uccide la moglie: Romina voleva lasciarlo

Il veicolo precipita nel fiume, lui si salva a nuoto. Incastrato dopo l'interrogatorio

Con l'auto dentro l'Adda marito uccide la moglie: Romina voleva lasciarlo

«Mio figlio, mio figlio». Carlo Fumagalli, 49 anni, aveva recitato bene, costruendo ad arte un incidente per uccidere in realtà la moglie. Aveva anche finto nell'immediato che fossero rimasti coinvolti i loro ragazzi per rallentare i soccorsi e diversificare le ricerche, qualora qualcuno fosse intervento.

Ma il teatrino non ha convinto i carabinieri della compagnia di Treviglio e quelli del nucleo investigativo di Bergamo. Hanno capito subito che la macchina su cui lui viaggiava, insieme alla moglie Romina Vento, 44 anni, operaia di un pastificio locale residente a Fara e originaria di Vaprio, martedì notte non era finita per un caso accidentale nell'Adda. L'uomo è accusato da ieri di omicidio volontario aggravato, perché ritenuto responsabile dell'annegamento della donna avvenuto all'altezza di Fara Gera D'Adda. L'ennesimo femminicidio in Italia dall'inizio dell'anno.

Al momento il fermato non ha fatto ammissioni, ma tassello dopo tassello i militari hanno ricostruito la vicenda. Una storia agghiacciante per cui Fumagalli è stato condotto in carcere a Bergamo.

L'auto, una Peugeot station wagon bianca, su cui viaggiava la coppia è stata vista passare a velocità sostenuta nel varco tra i due tratti di guard-rail della strada che costeggia la riva e poi inabissarsi nel fiume. Alcuni testimoni che si trovavano vicino all'imbocco del canale artificiale hanno sentito lei gridare «aiuto, aiuto» e lui urlare «mio figlio, mio figlio». Ma sia il bambino di dieci anni, che la sorella di quindici erano tranquillamente a casa.

I soccorritori hanno subito acceso le torce dei cellulari, per capire da dove provenissero quelle richieste di aiuto. A quel punto hanno visto un uomo nuotare e poi scomparire, giunto a riva, tra la vegetazione. Il corpo di Romina, invece, è stato recuperato dai sommozzatori dopo un'ora di ricerche, a trecento metri dall'auto affondata. Non è ancora chiaro se Romina sia riuscita ad aprire la portiera della vettura o se sia stata sbalzata fuori, neanche se sapesse nuotare. Ma lui, nel pianificare la sua morte, doveva essere certo che non ce l'avrebbe fatta. Inutili infatti i tentativi di rianimare la donna e i medici del 118 non hanno potuto far altro che accertarne il decesso. La salma è stata portata nella camera mortuaria dell'ospedale Papa Giovanni XXIII per l'autopsia già disposta dalla Procura di Bergamo che dovrà anche accertare se l'assassino ha sedato la moglie prima di lanciarsi con la Peugeot nell'Adda.

I vigili del fuoco ieri mattina hanno recuperato l'auto dal fondo. Tre ore dopo è stato rintracciato il marito della vittima, che camminava senza meta nel territorio di Vaprio d'Adda. L'uomo è stato a lungo interrogato in caserma, ha raccontato la sua versione dei fatti, che però non ha convinto gli inquirenti e per lui sono scattare le manette.

La figlia della coppia ha appreso dai social che la mamma era morta. Al momento non risulta che Fumagalli abbia mai usato violenza contro la moglie o che avesse problemi psicologici.

Il movente sarebbe invece di natura passionale, perché sembra che lei volesse lasciarlo e lui non accettasse questo abbandono.

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