Londra - Donne in prima linea nei cieli d'Inghilterra. L'aeronautica militare britannica ha deciso di consentire anche alle donne di andare a combattere spianando la via ad un cambiamento epocale che verrà esteso a tutte le forze armate nonostante il parere contrario degli ufficiali più anziani.
Commentando la riforma Tobias Ellwood, ministro della Difesa ed ex capitano dell'esercito, l'ha definita «un momento di cui andare orgogliosi nella storia della Raf». «Da oggi - ha twittato - tutti gli incarichi sono aperti anche alle donne».
La decisione era stata preannunciata in luglio dal segretario alla Difesa Michael Fallon secondo il quale delle forze armate miste si sarebbero rivelate più efficaci anche sui campi di battaglia. «Vogliamo offrire ad ogni individuo che soddisfi i criteri richiesti l'opportunità di servire il Paese, senza distinzione di sesso», aveva spiegato Fallon. Gli attuali duemila membri della Raf, di stanza in Afghanistan, hanno principalmente l'incarico di pattugliare e proteggere le basi dell'aeronautica. Al momento soltanto il 10% è costituito da donne.
Sono in parecchi però a dubitare della bontà di quest'ultimo cambiamento. Il colonnello Richard Kemp, ex comandante delle forze armate inglesi in Afghanistan, si è detto fortemente in disaccordo con l'idea di consentire alle donne di recarsi in prima linea anche nelle truppe di terra come invece è previsto accada dal prossimo anno. Secondo Kemp è molto più probabile che le donne siano vittime di gravi infortuni che richiedono tempi di recupero più lunghi rispetto ai loro colleghi maschi. E questo potrebbe riflettersi negativamente soprattutto sul budget, già risicato, a disposizione delle forze armate. «La mia preoccupazione è rivolta soprattutto alle capacità fisiche e agli effetti che uno stress prolungato e gli sforzi necessari a sostenere gli addestramenti e le operazioni delle truppe possono avere su un fisico femminile - ha dichiarato Kemp -. Una volta che hai superato la selezione iniziale devi essere preparato ad un addestramento intensivo di almeno quattro anni che è già molto pesante anche per gli uomini».
Kemp ha citato studi che affermano come le donne subiscano il doppio degli infortuni nel corso degli addestramenti rispetto ai maschi. Questo costringe le forze armate a pagare salati risarcimenti anche perché le conseguenze di alcuni infortuni possono rivelarsi molto più gravi e compromettere, ad esempio, la capacità di avere figli. Kemp si è detto anche preoccupato che, per far fronte a questo problema, l'esercito possa decidere di abbassare lo standard delle esercitazioni».
In un'intervista alla Bbc ha fatto notare come non esistano squadre sportive miste aggiungendo: «Il fatto è che, in questo momento storico, noi prendiamo lo sport più seriamente della difesa del nostro Paese e delle vite dei nostri soldati».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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