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Il leader Iv querela "Il Fatto": "Basta diffamazione"

La strana omissione nella mail di Rondolino: la frase sulle campagne del giornale non compare

Il leader Iv querela "Il Fatto": "Basta diffamazione"

Prima il conto corrente, poi la richiesta di immunità di un «disperato». Tra il Fatto e Matteo Renzi è guerra aperta, e l'ex premier dopo la prima pagina di ieri del giornale diretto da Marco Travaglio rompe gli indugi e annuncia querela. Renzi, spiega una nota, «ha dato mandato ai suoi legali di pronunciare azione di risarcimento danni nei confronti del Fatto Quotidiano per la diffamazione contenuta nella edizione odierna del giornale». Poi il leader di Italia Viva rilancia con un post su Facebook le sue ambizioni, rivendicando di essere tutt'altro che disperato. «Dividere la realtà dalle bugie e lottare per la verità è un lavoro a tempo pieno ma divertente», esordisce, per poi smontare le presunte fake news diffuse contro lui e Iv, a cominciare dai presunti accordi con Salvini e con i grillini, quando «se non c'è il governo del Papeete, quello dei pieni poteri, è grazie alla nostra scelta del 2019», mentre i pentastellati «si sono sposati con il Pd in Europa, non con noi», da sempre «orgogliosamente contro il populismo sovranista e il populismo grillino», tanto che Renzi rivendica la nascita del governo Draghi, dovuta «alla nostra scelta di aprire la crisi in piena pandemia».

E dopo la linea politica, il contrattacco mediatico. «Dicono che io attacco i giornalisti e dimenticano che c'è libertà di informazione ma non c'è libertà di diffamazione», ringhia Renzi, che attacca chi lo accusava di avere «la macchina del fango» e dimentica «che siamo quelli che il fango lo hanno subito». Nel post, senza immagini, Renzi rivendica la vitalità di Iv, testimoniata dalle tante «prenotazioni per la Leopolda, con migliaia di persone che stanno contribuendo con idee, suggerimenti, contributi economici». Anche il rischio di arrivare divisi alla scelta del Capo dello Stato per Matteo è una fake news, visto che si era già parlato di divisioni «ai tempi della crisi», ma che poi «non è andata proprio così». Insomma, Renzi assicura di voler rispondere «con il sorriso più grande» a «tutte le polemiche, gli attacchi e le insinuazioni» e dà a tutti appuntamento alla Leopolda. Ma, appunto, oltre al sorriso ora spunta anche una querela.

Diretta al Fatto, quotidiano che proprio venerdì, raccontando la campagna «antigrillina» studiata da Fabrizio Rondolino per Renzi nel 2017, ha pubblicato l'email spedita dall'ex spin doctor dalemiano all'ex premier. Un aggressivo piano di contropropaganda che, tra i primi punti, proponeva di lavorare a inchieste giornalistiche «sullo stile del Fatto», ossia «allusive e intrinsecamente diffamanti».

Ma il quotidiano, pur citando il passaggio nel pezzo, ha pubblicato uno «strappo» dell'e-mail omettendo, con una certa malizia, proprio quel riferimento.

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