Leicester, il pilota dell'elicottero ha evitato la strage

Il velivolo prima di precipitare si è allontanato dai parcheggi. Le cause: guasto alla coda o drone

Erica Orsini

Londra Mentre centinaia di tifosi del Leicester continuano a lasciare fiori sul campo di gara della squadra, proseguono le indagini per comprendere la dinamica dell'incidente che ha causato la morte di cinque persone tra i quali il proprietario della squadra, Vichai Srivaddhanaprabha. Il multimilionario si trovava a bordo di uno dei suoi due elicotteri, un Agusta Westland 139 che si è schiantato al suolo, qualche minuto dopo il decollo. Il velivolo aveva lasciato il King Power Stadium alle 20.30, subito dopo la fine della partita contro il West Ham United conclusasi con un pareggio. La partenza era stata ripresa e commentata anche in diretta televisiva e dopo pochi minuti si era sentito un boato e l'elicottero era stato visto precipitare e abbattersi al suolo nel vicino parcheggio, avvolto dalle fiamme.

Al momento, a parte il proprietario del Leicester, non sono stati ufficialmente diffusi I nomi delle vittime. Una fonte vicina alla famiglia ha confermato la presenza a bordo di Srivaddhanaprabha, ma non si sa se con lui ci fossero la moglie o una delle figlie. Per l'agenzia Reuters i morti sarebbero in tutto cinque, due membri dell'equipaggio e tre passeggeri. Un silenzio così prolungato appare comunque insolito. Jim Rowlands, un ex pilota della Raf, ha dichiarato alla Bbc che la caduta a spirale dell'elicottero indicherebbe un problema con il rotore di coda. «Se si perde quel rotore ha spiegato è praticamente impossibile riprendere il controllo del velivolo. Puoi lanciarti fuori, ma è solo una questione di fortuna se riesci a sopravvivere». Tuttavia, esistono altri fattori che vanno presi in considerazione. «Potrebbe essere stato un errore umano ha ancora commentato Rowlands o una collisione con un drone, o una scarsa manutenzione del velivolo che poi ha portato al disastro».

Un cameraman di Sky News che aveva registrato l'incontro ha poi assistito all'incidente.

«Non ho mai visto nulla di simile ha raccontato Dan Cox non so come abbia fatto ma mi è sembrato che il pilota sia riuscito a rallentare la spirale impazzita di caduta dell'elicottero, allontanandolo da luoghi affollati per poi farlo cadere in un angolo del parcheggio che si trova a circa duecento metri dallo stadio. Per me è stato un ultimo gesto eroico, che ha salvato la vita a molte persone. Le vittime potrebbero essere state molte di più, se il pilota non avesse effettuato quell'ultima manovra».

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