L'eredità della Murgia: figli d'anima e multe vere

Ieri abbiamo scoperto che le famiglie d'anima hanno i loro problemi, proprio come quelle di sangue. Beh, era scontato

L'eredità della Murgia: figli d'anima e multe vere
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Michela Murgia aveva formato una famiglia queer. Per sentirsi parenti non contava il sangue ma la volontà. Il modello di relazione, spiegava la Murgia, è la "filiazione d'anima. Le relazioni contano più dei ruoli. Parole come compagno, figlio, fratello non bastano a spiegarla". La monogamia è una "relazione insufficiente". Nella famiglia queer ci si sceglie e ci si ama in molti modi, non necessariamente fisici. Un'idea, la famiglia queer, che forse affonda le radici nel difficile rapporto della scrittrice con il padre-padrone. La Murgia, poco prima di morire, due anni fa, aveva sposato l'attore Lorenzo Terenzi con una cerimonia civile. Marito d'anima ma anche marito secondo la legge. Poi c'erano appunto i "figli d'anima": Raphael Luis, figlio carnale di una figlia d'anima, Claudia; il cantante lirico Francesco Leone; l'attivista Michele Anghileri; e Alessandro Giammei, professore di Letteratura italiana. Facevano, fanno parte della famiglia allargata anche amiche e colleghe come Chiara Valerio e Chiara Tagliaferri. Ieri abbiamo scoperto che le famiglie d'anima hanno i loro problemi, proprio come quelle di sangue. Beh, era scontato. Ma i giornali ci avevano suggerito che la famiglia d'anima, in fondo, fosse un po' meglio di quella naturale. Politicamente più matura. Ieri, in un'intervista al Corriere della sera, la madre carnale di Michela Murgia, la signora Costanza Marongiu, ha detto che "la sua famiglia queer non l'ho mai capita e glielo dicevo". Ma i figli d'anima... "Non ce la faccio a chiamarli così. Non li sento vicino a me, non riesco a immaginarmi parte di questa famiglia allargata". Esclusa dal testamento, la madre vorrebbe che le ceneri fossero a Cabras, in Sardegna, e non nella casa di Roma dove vive Lorenzo Terenzi. "Ma lui non l'ho mai sentito. La nostra non è solo una distanza di spazi". In ogni caso, la Murgia aveva chiesto che le sue ceneri fosse sparse in Corea del Sud, suo Paese d'anima negli ultimi anni di vita. L'unico figlio d'anima vicino alla signora Costanza è Francesco Leone il quale però ha preso un sacco di multe (non d'anima, reali e soprattutto non pagate) con la macchina di Michela, a Cagliari: "Sulle multe dovrebbe fare un mesto mea culpa". E Roberto Saviano, vicino d'anima alla famiglia queer? "Non mi ha mai chiamata. Però deve tener conto che Michela era una che riusciva ad accentrare su di sé tutto. Che avesse madre, fratello o altro non interessava a nessuno. Bastava ci fosse lei. A Saviano ha fatto quasi da madre".

Michela avrebbe lasciato molti debiti proprio legati alla casa romana, quella d'anima: "I debiti grossi penso siano stati pagati con le royalties degli ultimi quattro libri e del film Tre ciotole, che uscirà dopo l'estate". Tutte le famiglie d'anima felici si assomigliano fra loro, ogni famiglia d'anima infelice è infelice a suo modo. Come quelle di sangue.

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