"Capitani e no". È la copertina de L'Espresso che ancora una volta usa una contrapposizione per attaccare Matteo Salvini.
Già un anno fa, il 15 giugno 2018, il settimanale aveva titolato "Uomini e no", chiedendo ai propri lettori di schierarsi tra le persone di colore (gli "uomini" a cui faceva riferimento il titolo) e il vicepremier leghista. Ora, continuando su questa logica manichea, la lotta tra bene e male, tra giusto e sbagliato, viene rappresentata con i volti di Carola Rackete ("una ragazza che salva le vite", la capitana da seguire) e lo stesso ministro dell'Interno ("un leader che specula sulle paure", cioè ancora una volta il "cattivo").
Specificare da che parte stia il settimanale diretto da Marco Damilano è superfluo.
Così come superfluo è "La sinistra ha trovato la sua eroina, stavolta in Germania", replica il vicepremier dai suoi profili social, "Gliela lascio volentieri, io continuo a difendere l'Italia e gli Italiani!". Poi si rivolge ai suoi follower: "Buongiorno amici e grazie per tutto il vostro sostegno".
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