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Letta insiste: ecco l'ultima mossa per il ddl Zan

Il segretario del Pd preannuncia battaglia per riproporre il testo di legge bocciato al Senato. Monica Cirinnà entusiasta: "Portiamo dentro al palazzo il vento dei diritti, la forte richiesta di dignità e uguaglianza che si alza dal Paese"

Letta insiste: ecco l'ultima mossa per il ddl Zan

Il segretario del Pd torna alla carica e annuncia di voler riproporre il ddl Zan, recentemente bocciato al Senato. "La tagliola al ddl Zan ha creato un blocco di sei mesi - dice Enrico Letta nel corso di una diretta Instagram col deputato dem Alessandro Zan - che durerà ancora fino ad aprile e allora abbiamo pensato di riempire questi quattro mesi con un lavoro sui territori che rilanceranno gli obiettivi, per arrivare ad aprile con la possibilità di rilanciare nell’ultima fase della legislatura il tentativo di approvare il ddl Zan, per tornare alla carica in Parlamento, come noi pensiamo di poter fare".

Letta indica la strada delleagorà tematiche, come dicevamo. "Abbiamo cominciato con una agorà a Bologna il 4 dicembre, ora l’idea di riempire questo tempo da febbraio ad aprile con 5 agorà straordinarie in 5 grandi città, a Milano, Padova, Firenze, Taranto e Palermo, da nord a sud che rilanceranno l’attenzione, la riflessione, la mobilitazione sul ddl Zan". Letta e Zan chiedono una grande partecipazione per "non abbassare i riflettori" sulla quella che definiscono una battaglia per i diritti: "È importante riuscire a fare passare messaggio ma è ancora più importante cambiare la legislazione italiana rendendola completa con misure anti omo-transfobia".

Nessun riferimento ai motivi che, procedendo nel muro contro muro, hanno portato alla bocciatura del provvedimento. Né alcun pensiero su una possibile mediazione, cercando di far convergere altre forze politiche in modo tale da arrivare ad una più semplice approvazione della legge. Forse interessa più la battaglia che l'approvazione del provvedimento?

Sentito l'annuncio di Letta si fa subito avanti Monica Cirinnà, senatrice dem nota per le battaglie civili: "Il lancio delle cinque Agorà sul ddl Zan è una buona notizia. La battuta d’arresto dei lavori parlamentari non ferma la nostra iniziativa politica. Dopo l’Agorà di Bologna dello scorso 4 dicembre - da cui sono emerse due proposte molto ampie, in materia di riforma del diritto di famiglia e di pari cittadinanza per le persone Lgbtqi+, attualmente al voto sulla piattaforma - ripartiamo con cinque Agorà dedicate specificamente al ddl Zan e alla prospettiva di un suo ritorno in Senato". La Cirinnà, che ricordiamo è responsabile Diritti del Pd, sottolinea che "l’obiettivo è quello di promuovere una partecipazione ampia, trasversale rispetto alle generazioni, capace di tradurre la passione delle piazze nella concretezza delle azioni. Come senatrice conosco le difficoltà del Senato, politiche e numeriche: ma parteciperò con convinzione a queste Agorà - come sempre al fianco di Alessandro Zan - per portare dentro al palazzo il vento dei diritti, la forte richiesta di dignità e uguaglianza che si alza dal paese. Il grande lavoro di questi due anni, che dobbiamo ad Alessandro, ha seminato in profondità nel paese e non deve andare disperso. Grazie alla determinazione del segretario Letta, sono certa che riusciremo a proseguire sulla strada dell’uguaglianza e dei diritti, senza esitazioni".

Ma torniamo alla mossa di Letta. Qualcuno vi scorge solo un tatticismo volto a rassicurare l'anima più a sinistra del partito, e gli alleati più laici, in attesa che si delinei meglio il baricentro politico. Passaggio cruciale, ovviamente, sarà l'elezione del Presidente della Repubblica e lo snodo relativo al futuro del governo. Da lì in poi si deciderà tutto, paartendo dal destino della legislatura.

Tutto il resto (ddl Zan compreso) sono dettagli.

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