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Quella lettera solo in italiano che ha fatto infuriare i falchi Ue

La lettera inviata da Roma a Bruxelles non soddisfa i commissari. Ma Conte è determinato a evitare la procedura e cerca sponde

Dal sito Governo.it
Dal sito Governo.it

La lettera del premier Giuseppe Conte non è sufficiente per evitare la procedura. Lo hanno affermato dalla Commissione europea.

Quella lettera, arrivata solo in lingua italiana, non è piaciuta ai commissari. Da Bruxelles infatti chiedono impegni vincolanti per correggere i conti nella speranza che l'Italia decida di optare per una manovra correttiva. Cosa che il governo giallo-verde continua a escludere in ogni modo.

Dal cuore dell'Unione europea, Conte ha ribadito che l'assestamento di bilancio sarà "completato nel Consiglio dei ministri di mercoledì prossimo per certificare che i conti sono meglio del previsto". Il deficit è "al 2,1 per cento e non al 2,5 per cento" previsto dalla Commissione europea. Come spiega l'HuffingtonPost è proprio con questi dati sull’andamento del primo semestre 2019, che il premier italiano vuole convincere Bruxelles.

Ma i commissari sono scettici e, come sempre, negativi. La risposta dell'Italia non è definitiva, è incompleta. E, ancora peggio, è in italiano. Una cosa che ha scioccato e non poco gli europei (da Roma hanno assicurato che a breve arriverà anche la verisone in inglese).

In italiano o in inglese che sia, Conte è comunque determinato a evitare la procedura che potrebbe portare un caos in Europa e, probabilmente, anche alla fine del governo giallo-verde. Per scongiurare il tutto, la prossima Commissione europea (con il suo nuovo presidente) dovrà ripensare le regole. E sono proprio le nomine europee la priorità di questo Consiglio.

Il dossier italiano in italiano per ora può aspettare. Nonostante la richiesta di una risposta veloce e le critiche avanzate dal Commissario agli Affari Economici, Pierre Moscovici, è probabile che il caso italiano venga discusso alla riunione dei commissari del prossimo 2 luglio.

Quel giorno, a Strasburgo, si insedierà il nuovo Parlamento europeo.

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