Beirut Si aggrava la crisi tra Libano e Arabia Saudita, parte di un più ampio e preoccupante clima di conflitto tra due contrapposti schieramenti in Medio Oriente. Il governo di Beirut ha accusato i sauditi di aver trattenuto con la forza a Riad, mettendolo agli arresti domiciliari, Saad al-Hariri, il primo ministro libanese che lo scorso 4 novembre ha annunciato le proprie dimissioni durante una visita nella capitale dell'Arabia.
A Riad Hariri aveva sostenuto di essere a conoscenza di un piano per assassinarlo. Il primo ministro aveva anche accusato l'Iran e il suo stretto alleato libanese Hezbollah di seminare discordia nel mondo arabo e in particolare di «puntare le armi» sugli abitanti di Yemen, Siria e Libano.
Le dimissioni di Hariri hanno generato un terremoto a livello sia domestico che diplomatico, provocando reazioni in tutta la regione e aprendo un nuovo capitolo nella contesa tra Arabia Saudita e Iran. Dopo le dimissioni di Hariri, Riad ha accusato il Libano di averle dichiarato guerra.
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aggravarsi della tensione, ieri le autorità saudite e del Kuwait hanno invitato i rispettivi cittadini che si trovano in Libano a rimpatriare immediatamente: il rischio adombrato è quello di ritrovarsi trasformati in ostaggi.
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