Un contribuente su sette ha dovuto restituire il bonus di 80 euro. Sono esattamente 1.721.632 i cittadini che hanno superato il limite di reddito previsto per ottenere il bonus o che presumibilmente hanno commesso errori nella dichiarazione dei redditi tali da far loro perdere il diritto al bonus. In totale la somma restituita è pari a 479.563.000 euro, con una media di 280 euro pro capite. Nel 2016 il bonus di 80 euro era stato distribuito a 11,5 milioni di cittadini per un totale di 9,4 miliardi di euro. I dati sono stati pubblicati dal ministero dell'Economia. Sono poco più di due milioni, il 5,3, gli italiani che versano il 39 per cento dell'Irpef totale. Su oltre 40 milioni di contribuenti infatti soltanto il 5,3 per cento dichiara un reddito superiore ai 50.000 euro. Quasi la metà, il 45 per cento dichiara un reddito fino a 15.000 euro e quindi copre il 4,2 dell'Irpef totale. Sono solo 35.000, i cittadini che dichiarano un reddito complessivo maggiore di 300.000 euro. La metà dei contribuenti si colloca nella fascia tra i 15.000 e i 50.000 euro che dichiara il 57 dell'Irpef totale.
Sono comunque oltre 10 milioni i contribuenti che hanno un'imposta netta pari a zero dato che si collocano entro le soglie di esenzione. A questi si aggiungono i cittadini che vedono compensata la propria imposta netta dal bonus degli 80 euro per un totale di oltre 12 milioni di italiani che non versano l'Irpef.
Il Mef segnala la crescita del reddito medio dichiarato dai contribuenti italiani nel 2016. Il valore medio si è attestato intorno ai 20.940 euro, in crescita quindi dell'1,2 per cento rispetto all'anno precedente. Complessivamente, il reddito totale dichiarato è stato di 843 miliardi, in aumento di 10 miliardi rispetto al 2015. Nessuna grande sorpresa per la regione con reddito medio complessivo più elevato: si tratta ancora una volta della Lombardia (24.750 euro), seguita dalla Provincia Autonoma di Bolzano (23.450 euro), mentre la Calabria presenta il reddito medio più basso (14.950 euro). I redditi dichiarati più alti sono quelli dei lavoratori autonomi. In media 41.740 euro, mentre il reddito medio dichiarato dagli imprenditori, i titolari di ditte individuali, è molto inferiore, intorno alla metà: 21.080 euro. Molto vicino quindi a quello dei lavoratori dipendenti, pari a 20.680 euro. Più basso ancora quello dei pensionati: 17.170 euro.
Redditi più bassi per i lavoratori con contratto a tempo determinato che dichiarano, in media, 9.600 euro mentre chi ha conquistato un contratto a tempo indeterminato arriva a 23.476 euro. Interessante il dato sui «cervelli di ritorno». Proprio nel 2016 sono state introdotte agevolazioni per i lavoratori rimpatriati.
Per loro i redditi medi lordi sono pari a 84.968, circa il quadruplo del reddito medio da lavoro dipendente. Nel caso dei ricercatori il reddito medio di 153.700 è 7 volte superiore al reddito medio da lavoro dipendente.
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