Roma Le parole d'ordine di giornata sono «coesione» e «continuità». Trascorse 24 ore dal vertice dei tre leader di Palazzo Grazioli, Silvio Berlusconi agli interlocutori con cui si confronta trasmette l'impellenza e la necessità di continuare sulla strada tracciata, consolidando l'«effetto Bologna» e il patto di coesione stretto mercoledì con Lega e Fratelli d'Italia.I risultati del nuovo corso si iniziano a cogliere. Non è passato inosservata l'ultima rilevazione effettuata da Alessandra Ghisleri per Ballarò in base alla quale il centrodestra unito, con il 14,7% della Lega, il 12,6 di Forza Italia e il 4,5 di Fdi tocca quota 31,8, sopra il Pd attestato al 31,3, con M5S al 27,2. Una fotografia che incrina molte delle certezze scolpite da mesi nel dibattito politico. Certo in un contesto di distanze così ravvicinate c'è da valutare anche la percentuale di Area Popolare (Ncd+Udc) al 2,2%, voti ancora in cerca di un'alleanza. Ma il dato conferma il refrain ripetuto da mesi da Berlusconi: un centrodestra unito può davvero vincere.Il vertice dei tre leader non rimarrà un caso isolato. Berlusconi vuole farlo diventare un appuntamento periodico. Un modo per coltivare il nuovo imperativo dell'unità che dovrà portare a programmi e candidati comuni a Roma, Milano, Napoli, Bologna, Torino e Cagliari. In questo senso nel nome della «continuità», il presidente di Forza Italia, a sorpresa, domenica pomeriggio terrà una lezione sulla politica internazionale e la sicurezza alla scuola di formazione milanese della Lega. Un gesto di attenzione molto apprezzato da parte dei dirigenti del Carroccio. Anche da Fratelli d'Italia arrivano parole di soddisfazione, con il capogruppo Fabio Rampelli che sottolinea come «la notizia è che si andrà insieme in tutte le grandi città. Non vedremo gli spettacoli indecenti offerti nelle Marche, Toscana e Puglia dove le nostre divisioni hanno oggettivamente favorito la sinistra».L'obiettivo a questo punto è costruire una coalizione (o un listone) che rispetti il metodo del Quadrifoglio, mettendo insieme Fi, Lega, Fdi e il «petalo fucsia», per dirla con Renato Brunetta, ovvero le liste civiche in grado di riunire le personalità migliori delle professioni e del lavoro.Questa alleanza dovrà costruire un nuovo spazio politico attraverso proposte concrete e percepite. La Flat tax, ad esempio, ma anche il «Patriot Act», volto a rafforzare le misure di sicurezza direttamente collegate alla minaccia terroristica, anche attraverso la revoca della cittadinanza, l'istituzione dell'albo delle moschee e degli imam, nuove regole per smascherare i finti rifugiati, rafforzamento della legittima difesa, maggiore utilizzo delle videocamere.
Guido Crosetto, infine, citato durante il vertice come possibile nome per Torino, parlando con Intelligonews, allontana l'ipotesi. «Ringrazio, ma sono uscito dalla politica e sto bene fuori. Se dovessi consigliare qualcuno farei il nome di una persona seria: Enzo Ghigo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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