L'Isis recluta i migranti. Che poi prendono i barconi e arrivano in Italia. Basta poco per convincere un disperato ad entrare nelle fila delle bandiere nere: bastano mille euro, come scritto nell'informativa redatta dall'assemblea della Nato.
Si tratta di una conferma di quanto già emerso da diverse fonti, a partire dalle intelligence internazionali fino ad arrivare all'inchiesta realizzata da Giuseppe De Lorenzo su ilGiornale, dove veniva raccolta la confessione di un migrante pakistano cui erano stati offerti molti soldi per farsi esplodere in Italia. "Daesh – si legge nel documento – sta operando tra i migranti per un ampliamento del numero dei propri combattenti, seppur con un livello di addestramento limitato". Non solo dunque con l'obiettivo di attaccare l'Europa con "lupi solitarie", ma anche per ampliare le milizie attive in territorio libico.
Ormai l'Isis infatti non controlla più Sirte, la città del Nord della Libia che è rimasta sotto il gioco dello Stato Islamico per quasi un anno tra il 2015 e il 2016. Ma i miliziani sono ancora molto attivi e hanno rivolto la loro attenzione, e i loro fondi, al reclutamento di possibili jihadisti da utilizzare come soldati nella guerriglia libica.
Secondo quanti riportato dal Mattino, infatti, i droni Usa avrebbero più volte registrato i movimenti di piccole colonne di jeep, guidate da terroristi legati ad Al Baghdadi, che sono appunto quello che rimane dell'esercito nero che un anno fa perse il controllo di Sirte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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