Lite sui rom: ruspe sui campi o case e posti di lavoro?

Berlusconi e Bertolaso per un sistema di diritti e doveri. Storace con il Carroccio: prima gli italiani

Lite sui rom: ruspe sui campi o case e posti di lavoro?

Roma - Scoppia la polemica sui campi nomadi a margine del «caso Roma» che tiene il centrodestra sulle spine. Ieri mattina, ai microfoni di Radio Anch'io, Silvio Berlusconi ha sposato la linea-Bertolaso sui rom, bocciando l'ipotesi di sgombrarli e spianarli con le ruspe firmata Matteo Salvini come «parole che non possono essere messe in pratica». «Intanto non c'è alcuna possibilità di entrare in un campo rom con la ruspa e buttare tutto all'aria - ha attaccato il leader di Forza Italia parlando al programma di Rai Radio1 - visto che nei campi ci sono più di 100mila nomadi e sono cittadini italiani. Bisogna prima trovare una soluzione». Che ricalca quanto già fatto, tra l'altro insieme all'allora mister Emergenze, in Abruzzo, dopo il terremoto, spiega Berlusconi: «Ho in mente un progetto di costruire, in giro per l'Italia, come io e Bertolaso abbiamo fatto a l'Aquila, dei quartieri per ospitare queste famiglie, imponendo loro delle regole, come a esempio, quella di mandare i loro figli a scuola e dando loro la possibilità avere un posto di lavoro pubblico». Solo a quel punto, ha concluso il leader azzurro, «nei campi si potrà entrare con le ruspe per trasformarli in parchi e giardini».Le parole di Berlusconi innescano in serata la risposta di Salvini a Ballarò («Ha detto le stesse cose che aveva detto Bertolaso e che mi aveva fatto incazzare, mai la Lega apoggerà le case e il lavoro pubblico ai rom»), senza lesinare stoccate a Bertolaso («non sarà mai il nostro candidato, discorso chiuso»). A replicare all'affondo del Cavaliere è arrivato a sorpresa Francesco Storace. Il candidato sindaco della Destra si dice «incredulo» rispetto alle affermazioni di Berlusconi e ironizza: «Spero fosse un imitatore perché pensare di fare dei quartieri di rom vuol dire, con una battuta, voler togliere una lettera alla Capitale: questa è Roma non rom». Secondo Storace «i rom hanno dei doveri prima di parlare di diritti; doveri a cui non si assoggettano e quindi sono parole al vento». E la ricetta dell'ex governatore del Lazio è la stessa di Salvini: «La ruspa? C'è solo quella. È l'unica soluzione per smantellare i campi rom che non devono esistere».A entrare nella querelle per conto della Lega, invece del segretario, è Roberto Calderoli.

«Quello che più mi lascia perplesso - osserva il vice presidente del Senato - è il discorso sui circa 100mila rom che per Berlusconi sono cittadini italiani ai quali dobbiamo dare delle case nuove, costruite apposta, e addirittura trovargli un posto di lavoro nel pubblico. Ma le case nuove non possiamo darle ai nostri cittadini in emergenza abitativa? E a questo punto non possiamo trovare un lavoro nel pubblico ai nostri disoccupati?».MMO

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