"L'occupazione va bene ma i salari sono troppo bassi. Bene la stabilità di governo"

Il presidente Andrea Dellabianca: "Coinvolgere i lavoratori nella vita delle imprese è la strada giusta"

"L'occupazione va bene ma i salari sono troppo bassi. Bene la stabilità di governo"
00:00 00:00

Andrea Dellabianca, presidente della Compagnia delle Opere, oggi prende il via il Meeting di Rimini 2025. Qual è l'obiettivo della vostra presenza?

"Il titolo del Meeting, Nei luoghi deserti costruiremo con mattoni nuovi, ci rappresenta pienamente. Riprende la grande sfida che abbiamo affrontato con il Manifesto del Buon Lavoro. Sarà al centro della Piazza delle Opere e di una mostra ispirata alla frase di Eliot: Ogni uomo al suo lavoro. Inoltre i 30 incontri della Cdo affronteranno temi cruciali emersi nell'anno".

Uno dei vostri impegni è rafforzare il legame tra mondo educativo e produttivo.

"La libertà educativa è un fattore fondamentale che unisce scuola e lavoro. È importante dare valore alle professioni considerate meno attraenti, mostrando che anche in esse può esserci una grande realizzazione. Cito spesso l'esempio di una scuola professionale per saldatori che inizia il corso con l'incontro di un artigiano che crea scale in ferro battuto come pezzi unici. Serve un dialogo continuo con le aziende per conoscere i bisogni reali e adattare l'offerta formativa".

La disoccupazione è scesa sotto il 6% per la prima volta dal 2008. Che lettura date?

"L'occupazione è ai massimi storici ma con una forte insoddisfazione legata a retribuzioni e conciliazione vita-lavoro. In città come Milano la domanda c'è, ma i costi sono eccessivi. Serve una strategia infrastrutturale per rendere attrattive le aree vicine alle metropoli. La denatalità pesa: con un tasso di natalità di 1,13 si dimezza la popolazione lavorativa futura soprattutto di origine italiana. Serve anche un'immigrazione attrattiva: dobbiamo essere competitivi a livello europeo, non solo accoglienti".

Giorgia Meloni parteciperà al Meeting. Qual è il giudizio sull'operato del suo governo?

"Il governo Meloni ha la caratteristica non comune di avere stabilità, fa emergere una leadership, in un protagonismo non solo personale ma che si sviluppa di concerto con gli altri paesi europei e attraverso una relazione con gli Stati Uniti, partner naturale e storico. Sono aspetti che emergono in positivo rispetto ad altri governi. Il Meeting ha a cuore questioni fondamentali: libertà educativa, rispetto della vita, il tema della pace ripreso da Papa Leone, il tema della sussidiarietà, della famiglia, la promozione di modelli equi e sostenibili. Molto di questi temi il governo li sta affrontando, sugli altri siamo pronti a offrire il nostro contributo come soggetto della società civile".

Cosa pensa della legge sulla partecipazione dei lavoratori alla vita delle imprese?

"È una mossa molto interessante e positiva fatta dalla Cisl, un vero fattore di cambiamento. I giovani oggi chiedono di condividere obiettivi e senso del lavoro. La partecipazione richiede un cambio di visione: non più contrapposizione ma una vera alleanza. Serve tempo e maturazione da entrambe le parti, ma è la strada giusta".

Cosa dicono le vostre imprese sulla questione dei dazi imposti dagli Stati Uniti?

"La modalità dello stop and go genera insicurezza. Il protezionismo deprime imprese e lavoratori, aumentando i prezzi e colpendo i ceti più fragili.

I dazi non sono la risposta. L'Europa, intanto, deve alleggerire alcune misure del Green Deal e avere uno sguardo strategico verso mercati come India e Asia, che stanno crescendo e vanno accompagnati nello sviluppo del loro ceto medio".

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica