Quel logo di Toscani che imbarazza i bersaniani (e inneggia a D'Alema)

Il fotografo si era candidato a creare un logo per la sinistra. Ma la scritta "Max" faceva pensare più a D'Alema che ai diritti... e l'idea è stata accantonata

Quel logo di Toscani che imbarazza i bersaniani (e inneggia a D'Alema)

Tre lettere rosse su una sfera bianca. Doveva essere questo il logo della sinistra estrema, quella che ha abbandonato il Pd per formare il Movimento democratico e progressista e che voleva tenere sotto le stesso tetto Roberto Speranza, Pier Luigi Bersani, Masismo D'Alema e pure Giuliano Pisapia - che però nicchiava e che alla fine ha deciso di fondare il suo Campo progressista -.

Tre lettere rosse che dovevano rappresentare la volontà della sinistra di dare "il massimo per i lavoratori, il massimo per la sanità, per i precari, per i pensionati, il massimo per i disoccupati", come ha spiegato il creatore del logo: Oliviero Toscani.

Ma su quella sfera bianca campeggiano tre lettere rosse compongono una parola che imbarzza il movimento: MAX (guarda la foto). Già, proprio come il nomignolo con cui viene chiamato Massimo D'Alema.

Logo Toscani

Il retroscena risale a qualche mese fa, ma viene raccontato solo ora da Repubblica. Uno dei creativi italiani più noti al mondo si era candidato per dare forma grafica a quella che si candidava ad essere l'alternativa forte al Partito democratico. "Sono amico di Pisapia da decenni", ha detto, "Ho curato la campagna per Bersani quando diventò presidente dell'Emilia Romagna. Il simbolo ve lo disegno io".

Detto, fatto. Toscani era collegato via Skype per mostrare la sua opera, mentre nella sede di via Zanardelli a Roma c'erano Speranza, i capigruppo Giuseppe Laforgia e Maria Cecilia Guerra, Arturo Scotto e lo staff della comunicazione. Poi il gelo quando il fotografo svela il logo. Qualcuno osa rompere il silenzio imbarazzato: "Oliviero scusaci", dice, "È bellissimo, ma così sembra il partito personale di D'Alema". "Non ci avevo pensato", ammette Toscani, "Ma chissenefrega. Voi capite qual è il messaggio? Significa noi diamo il massimo per i lavoratori, il massimo per la sanità, per i precari, per i pensionati, il massimo per i disoccupati. Con un linguaggio diverso, mandiamo un segnale alle classi più deboli: c'è un partito che farà il massimo per voi. Non vi sembra moderno?".

L'idea di fondo sembra convincente, ma quel "Max" stona proprio. Persino lo stesso D'Alema - seppur compiaciuto - lo trova "un tantino esagerato".

Così - racconta ancora Repubblica - Speranza azzarda un "potremmo farci lavorare due grafici nostri". Mandando in escandescenze Toscani: "Assolutamente no, va bene così". Chiudendo, evidentemente, a qualsiasi trattativa.

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