«Segnali di criticità significativi relativi alla diffusione del virus». Per la prima volta da quando la curva epidemica ha iniziato a scendere il Report settimanale dell'Istituto Superiore di Sanità indica l'inizio di una sofferenza del sistema di contenimento del Covid19 e il rischio di un sovraccarico per i servizi sanitari con un Rt salito a 1,06 e oltre 3.800 focolai attivi sul territorio.
Il bollettino quotidiano segnala 5.372 nuovi casi con un aumento di 914 unità rispetto al giorno precedente. A fronte di 129.471 tamponi processati. Aumentano purtroppo anche i decessi 28, 6 più di due giorni fa. In crescita i ricoveri ordinari: 161 in più per un totale di 4.086 e 29 in più in terapia intensiva, 387 complessivamente.
In testa torna la Lombardia con 938 nuovi casi, seguita da Campania, 769; Veneto, 595; Toscana, 438; e Lazio, 387.
Il record di nuovi positivi preoccupa il presidente, Attilio Fontana, che rivolge un appello ai lombardi «soprattutto quelli più giovani». Dato che i numeri sono in crescita Fontana chiede «responsabilità: distanziamento sociale, igiene delle mani e mascherina quando siete in giro con i vostri amici o colleghi di studio o di lavoro» al fine di «proteggere le persone fragili e più a rischio; siano essi i vostri genitori, amici o nonni».
Fontana sottolinea che ora «la fascia di età più suscettibile al contagio è quella che va dai 20 ai 29 anni e le occasioni di diffusione sono le attività legate al tempo libero». Fontana riporta la preoccupazione degli esperti e chiede l'aiuto della popolazione proprio per evitare «qualsiasi tipo di intervento restrittivo». Dunque, conclude «già da questo weekend vi raccomando di seguire quelle poche regole che ci hanno portato fuori dal tunnel nei mesi scorsi».
Ma la crescita dei contagi non è l'unica preoccupazione per Fontana. La procura di Milano ha aperto un'indagine conoscitiva (per ora senza indagati né titoli di reato) sull'acquisto dei vaccini antinfluenzali che sarebbe avvenuto a prezzi superiori rispetto a quelli di mercato. Il fascicolo è in mano a Maurizio Romanelli. Nel mirino l'eventuale ritardo negli acquisti ma anche l'insufficienza delle dosi ordinate dalla regione.
E preoccupazione traspare anche dal Report Iss. Se l'indice di trasmissione della malattia è in media 1,06 in molte regioni è abbondantemente al di sopra: Campania, 1,24; Lazio, 1,16; Piemonte 1,3. Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute, evidenzia che i nuovi casi continuano ad aumentare per la decima settimana consecutiva. L'incidenza cumulativa negli ultimi 14 giorni è di 44,37 positivi per 100.000 abitanti nel periodo che va dal 21 settembre al 4 ottobre mentre nella settimana precedente era fermo a 34,2 . Rezza quindi invita ad essere «estremamente prudenti», evitando assembramenti e aggregazioni sia pubbliche sia private.
Si evidenzia anche una crescita di focolai in cui la trasmissione potrebbe essere avvenuta in ambito scolastico. Ma precisa il Report «rimane tuttavia complessivamente una dinamica di trasmissione limitata pari al 2,5 per cento di tutti i nuovi i focolai in cui è stato segnalato il contesto di trasmissione». La ripresa delle lezioni insomma al momento non ha provocato il disastro temuto da molti.
Preoccupa invece che siano sempre di più i casi per i quali non viene individuata la catena di trasmissione. Sono 4.
041 i casi in cui non si è potuto trovare l'origine epidemiologica contro i 3.026 della settimana precedente.Crescono i ricoveri: «3.287 vs 2.846 in area medica, 303 vs 254 in terapia intensiva» nel confronto tra il 4 ottobre e il 27 settembre.
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