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L'ultima follia 5s, l'ulivo con immunità parlamentare

Il senatore Ciampolillo impedisce l'abbattimento di una pianta malata: è un'area inviolabile

L'ultima follia 5s, l'ulivo con immunità parlamentare

Bari - L'ulivo? Gode dell'immunità parlamentare e non può essere toccato. Anche se ha la Xylella.

Nella vita a tratti travagliata del Parlamento una storia così non s'era mai sentita. Ed è quanto dire. A dare la svolta, il senatore pugliese Lello Ciampolillo, grillino tutto d'un pezzo ancorato agli ideali delle origini. Quelli che l'hanno portato ad accettare in comodato un pezzo di terreno ed a farne la sua residenza di campagna. Iniziativa singolare, che sarebbe rimasta confinata nella sfera privata non fosse che su quei campi insiste un'esemplare di olea europea infettato dalla Xylella. Il batterio che negli ultimi anni ha infestato gli uliveti pugliesi e che nel suo cammino verso Nord ha toccato località Termetrio, a Cisternino. Secondo una direttiva europea, al fine di circoscrivere il contagio, quando un albero cade preda del batterio va eradicato con quelli presenti nel raggio di 100 metri. E così sarebbe stato avvenuto pure nella contrada cistranese, se il proprietario del fondo non lo avesse concesso a Ciampolillo. Il quale, accettata l'offerta, vi ha eletto domicilio. E quando a metà dicembre gli operai forestali si sono presentati per fare il loro dovere, si sono dovuti fermare davanti al cartello che annunciava solenne: «Residenza parlamentare. Vietato l'ingresso». Dopo ore di febbrili consultazioni, la scelta di soprassedere ma non di desistere. «L'albero deve essere abbattuto», rilanciano dalla Regione: «Ci consulteremo con gli avvocati, ma riteniamo che l'elezione di domicilio parlamentare presso un albero in campagna sia opinabile». Si attendono istruzioni dall'Ufficio di presidenza del Senato, chiamato in causa dal Pd «per porre termine a una commedia dell'orrore imbastita per beceri scopi politici, contro la scienza».

Critiche che non scalfiscono Ciampolillo: impermeabile alle contestazioni dei consiglieri regionali del Movimento, indifferente alla linea indicata dal ministero dell'agricoltura, il senatore pentastellato No Tap e contrario al decreto Ischia non mostra segni di pentimento. «L'ulivo di Cisternino ribatte - è prova del fatto che le piante malate guariscono e che tagliare è inutile e dannoso». Chiacchiere, secondo Forza Italia. «Se il batterio arriverà nel Barese contrattaccano i forzisti gli agricoltori sapranno con chi prendersela».

Immunità parlamentare permettendo.

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