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L'ultima paura per l'Europa: tir bomba e attacchi chimici

I timori dell'intelligence per un salto di qualità dei terroristi: «L'allarme più alto degli ultimi 20 anni»

L'ultima paura per l'Europa: tir bomba e attacchi chimici

U n allarme urgente alle prefetture italiane dopo la strage con il camion a Nizza, la rivelazione del capo dei servizi segreti francesi in parlamento a porte chiuse ed un rapporto Europol confermano che il prossimo passo dei terroristi sarà l'attacco con macchine minate o camion bomba, come in Medio Oriente. E non viene escluso l'utilizzo di armi chimiche per stragi di massa nelle nostre capitali.

Nel Tir che ha ucciso quattro innocenti a Stoccolma, la polizia ha trovato un ordigno rudimentale, che per fortuna non è esploso. Il capo degli agenti svedesi, Dan Eliasson, conferma la notizia spiegando che «non sappiamo ancora se fosse una bomba o un altro tipo di prodotto combustibile». In ogni caso il terrorista uzbeko al volante del camion killer voleva moltiplicare la strage, ma per fortuna ha fallito.

Il ritrovamento dell'ordigno artigianale conferma i peggiori sospetti delle intelligence europee. Due giorni dopo l'attacco con il camion killer a Nizza del 14 luglio scorso, che ha ucciso 84 persone, il Viminale aveva inviato un'allarmante comunicazione a tutte le prefetture. In sintesi prospettava l'ipotesi di possibili attentati «con tattiche che prevedono esplosioni multiple di ordigni. Un primo attacco sull'obiettivo e poi un secondo all'arrivo dei soccorsi e l'eventualità di un terzo».

La stessa tattica utilizzata in Medio Oriente dai kamikaze jihadisti al volante di mezzi zeppi di esplosivo, che colpiscono uno dopo l'altro. Prima di Nizza in un'audizione a porte chiuse al parlamento francese il direttore dei servizi segreti interni (Dgsi), Patrick Calvar, aveva dichiarato senza mezzi termini: «Sono sicuro che passeranno alla fase delle macchine minate» negli attacchi in Europa.

Il 13 novembre 2015 i terroristi dello Stato islamico hanno usato per la prima volta nel vecchio continente i giubbotti esplosivi facendosi saltare in aria a Parigi. Non è semplice recuperare il tritolo oppure il temibile esplosivo militare C4 e poi imbottire un camion per farlo saltare in aria in mezzo alla folla, ma questo potrebbe essere il prossimo passo.

Lo scorso dicembre un rapporto del centro antiterrorismo dell'Europol lo ha messo nero su bianco. «Il modus operandi utilizzato in Siria ed Iraq, come le macchine minate, potrebbe diventare un metodo di attentato nell'Unione europea» si legge nel rapporto.

Gilles de Kerchove, il coordinatore dell'antiterrorismo europeo, ha dichiarato che l'allarme attentati a casa nostra «è il più alto degli ultimi 20 anni». E messo in guardia gli stati Ue confermando «il timore che Daesh (lo Stato islamico nda) si muova, passo dopo passo, verso altre metodologie di attacchi. Sappiamo che hanno imparato molto dalla confezione di macchine minate. E siamo preoccupati anche dall'utilizzo di armi chimiche». Nel rapporto Europol si rivelava che i terroristi responsabili degli attacchi di Parigi e Bruxelles del 2015 e 2016 «avevano pianificato di confezionare esplosivi per imbottire delle automobili da far detonare in Francia. Le operazioni della polizia li hanno costretti a cambiare progetto».

Secondo i servizi francesi, oltre ai cosiddetti «lupi solitari», «l'organizzazione che pianifica gli attacchi sul suolo europeo è formata da professionisti che provengono dagli ambienti jihadisti, ma anche dalla base di Saddam Hussein, ufficiali totalmente preparati alla clandestinità».

In Siria ed Iraq i militanti jihadisti dello Stato islamico o legati ad Al Qaida hanno già usato i gas anche combattendo fra loro. Nel capitolo 6 del rapporto Europol si ammette l'incubo peggiore: «Ci sono prove che l'Isis ha dimostrato interesse all'utilizzo di armi chimiche o biologiche» non solo in Siria ed Iraq, ma pure a casa nostra.

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