L'ultima tecnica per violare i bancomat è il «cash trapping»

A Roma tre romeni usavano la tecnica del "cash trapping": nastro biadesivo, una maschera metallica, del tutto identica a quella originale che faceva da tappo alla fessura da dove venivano erogate le banconote

L'ultima tecnica per violare i bancomat è il «cash trapping»

Manomettevano i bancomat e rubavano i soldi degli ignari clienti per poi passare a ritirarli. Nel corso di alcuni controlli del centro storico, i carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo in Lucina hanno arrestato tre romeni di 28, 45 e 46 anni, tutti nullafacenti e già conosciuti alle forze dell'ordine, per furto aggravato in concorso con la tecnica del «cash trapping». I carabinieri, nell'effettuare degli specifici controlli ai vari istituti di credito della zona, hanno notato che in uno di essi, situato in via del Corso, il gruppetto aveva manomesso due dei tre sportelli bancomat presenti per spingere le persone ad utilizzare il terzo su cui avevano applicato, con del nastro biadesivo, una maschera metallica, del tutto identica a quella originale che faceva da tappo alla fessura da dove venivano erogate le banconote, trattenendole al suo interno.

Accortisi della manomissione, i militari sono riusciti a bloccare i tre mentre stavano smontando l'apparecchiatura, mediante l'utilizzo di un cacciavite, e recuperando 480 euro in contanti di un ignaro utente che, pensando ad un guasto, si era allontanato. Trovati in possesso anche di un'altra mascherina modificata, i tre arrestati sono stati trattenuti in attesa del rito direttissimo.

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