L'università? Affare di famiglia per la capolista Leu

Guerra insegna a Modena. Nello stesso ateneo in cui lavorano marito, sorella, cognato e nipote

L'università? Affare di famiglia per la capolista Leu

«Via le tasse universitarie, daremo a tutti l'opportunità di studiare. L'università è diventata sempre di più un club per pochi». Pietro Grasso ha messo l'istruzione e l'uguaglianza sociale al centro del programma di Liberi e Uguali. Chissà se riuscirà anche a estirpare quelle «strane» coincidenze che vedono intere famiglie insediate tra le cattedre delle facoltà. E un bel banco di prova è la storia che riguarda Maria Cecilia Guerra, candidata per Leu come capolista al collegio uninominale di Modena. Prima sottosegretario della Fornero nel governo Monti, poi viceministro del Lavoro con delega alle Pari Opportunità nell'esecutivo Letta, dal 28 febbraio è passata dal Pd a Liberi e Uguali assumendo la carica di presidente del gruppo Articolo 1-Mdp-Leu al Senato.

Ma oltre alla politica, la Guerra da anni è professore ordinario nel dipartimento di Economia dell'università di Modena e Reggio Emilia. Ed è proprio lì che si riscontra una di quelle particolarità degne di nota. Infatti, nello stesso ateneo insegnano anche altri quattro componenti della sua famiglia.

Il marito, Giuseppe Marotta, è professore ordinario nello stesso dipartimento e insegna economica politica. Stesso dicasi per il cognato, Michele Lalla, professore ordinario di statistica sociale. Il nipote, Francesco Guerra, è professore associato e insegna sistemi di elaborazione delle informazioni nel dipartimento di Ingegneria. La sorella, Maria Paola, è professore associato di diritto amministrativo al dipartimento di giurisprudenza.

Maria Cecilia Guerra ha inoltre ricoperto il ruolo di direttore del Dipartimento di Economia Politica dal 2005 al 2011. Sempre nel 2005 la sorella è stata confermata nel ruolo dei Professori Associati di diritto amministrativo nel Dipartimento di Giurisprudenza, mentre il nipote, Francesco Guerra, nel novembre dello stesso anno è diventato ricercatore al dipartimento di Economia aziendale. Il cognato, Michele Lalla, è stato poi vice direttore del Dipartimento di Economia Politica per il triennio accademico che va dal 2003 al 2006. Coincidenze e meritocrazia, secondo la diretta interessata che non vuol sentire parlare di parentopoli.

«Noi siamo una famiglia numerosa. Ci sono varie persone che lavorano in università e ognuno ha fatto la sua carriera gli uni in modo indipendente dagli altri - dice al Giornale la candidata per Leu - Di Guerra ce ne sono due. Io, mia sorella. Poi? Ah già mio nipote. Siamo in tre discipline completamente diverse quindi a meno di prevedere o immaginare un potere baronale potentissimo che io purtroppo non ho, ognuno, ripeto, si è fatto la sua carriera per i fatti suoi. Siamo molto bravi come famiglia, questo sì. Voi potete guardare i curricula e mettere in dubbio solo sulla base di questo». E ancora: «La parentopoli è se qualcuno è stato in una posizione di poter influenzare gli esiti concorsuali di altri. E questo difficilmente avviene fra settori disciplinari diversi a meno che uno non sia il rettore di un'università».

Critica invece la posizione di Valentina Mazzacurati, responsabile giovanile di Forza Italia: «Questo è un sistema a cui l'Emilia e Modena si sono abituate. Queste persone sono indubbiamente studiosi di spessore, ma è quantomeno inopportuno che più parenti siano distribuiti nell'ambito universitario».

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