L'uomo raffreddato? Soffre di più

Per la scienza il sesso «forte» patisce l'influenza più di quello debole

L'uomo raffreddato? Soffre di più

Sesso forte anche no. Perché ora è provato dalla scienza. Quella con la S maiuscola, incontrovertibile e inconfutabile: i maschi con l'influenza soffrono più delle femmine. E guai al prossimo (o alla prossima) che fa ironie quando lui rantola e si contorce sul divano con 37 e due di febbre. Moralmente inaccettabile ormai fare paragoni e dire cose orribili del tipo: «Esagerato!», e ancora: «Io con trentasette e due neppure mi accorgo!».

Anni di cabaret da spazzare via, centinaia di battute a strappar grasse risate, lui malato che grande e grosso retrocede ai primi anni dell'infanzia, invoca la mamma, rievoca il suo brodino toccasana, cerca tenerezza e comprensione, addirittura scodinzolerebbe per ottenere carezze. E soffre. Terribilmente soffre e si dispera. Lamentoso e lagnoso all'inverosimile.

Da oggi invece la parola d'ordine dovrà essere comprensione. E possibilmente collaborazione, che non fa mai male. Oggi la scienza assicura che il maschio influenzato è davvero un essere dolorante e annientato, che ha bisogno di conforto e aiuto, bende bagnate sulla fronte e pantofole riscaldate sotto al calorifero da porgere in caso di necessità. Parola di medico. Sissignore. Un professionista, mica un marito e basta. Il professore, canadese, stanco di essere preso in giro dalla moglie, ha sentito il bisogno di elaborare uno studio per dimostrare (prima di tutto alla moglie) che, in verità, i maschi hanno ragione a lamentarsi perché i loro sintomi sono di gran lunga peggiori di quelli vissuti dall'altro sesso: «La ricerca dimostra ha spiegato il dottor Kyle Sue, professore di medicina di base alla Memorial University di Terranova in Canada che gli uomini hanno una risposta immunitaria più debole alle infezioni delle vie respiratorie e alla febbre. I loro sintomi sono veramente peggiori e corrono più facilmente il rischio di finire in ospedale e di morire». Tutta colpa del testosterone, che diminuirebbe la risposta del sistema immunitario all'influenza mentre gli ormoni femminili la aumenterebbero. «Accusare gli uomini di esagerare può portare a non curarli sufficientemente» assicura Sue che incita i colleghi a studiare di più il caso. Ma l'articolo, pubblicato sul British Medical Journal, ha scatenato più di una critica.

«La maggioranza della letteratura scientifica prova che l'influenza dell'uomo non esiste - ha detto Helen Stokes-Lampard, presidente del Royal College dei medici generici -, il consiglio per tutti è di rimanere a casa, bere molta acqua e prendere il paracetamolo. E si guarirà, al di là del sesso». Lo dice lei che ovviamente è una donna.

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