Madrid, "processo" alla reggia del leader indignados

Una villa da 615mila euro scatena i populisti di Podemos. Scatta il referendum web sul loro capo

Madrid, "processo" alla reggia del leader indignados

Madrid - Il risultato arriverà oggi, o al massimo lunedì, per la coppia più famosa della politica spagnola, Pablo Iglesias e Irene Montero che da giorni vive sulla graticola, sottoposta alla critica della stampa e ai dubbi dei loro compagni di partito. Da una settimana sul Web i 490 mila iscritti a Podemos si domandano se la coppia, in attesa di due gemelli, ha commesso un grave errore da uomini di destra e quindi va dismessa dalla carica politica. L'errore? Comprare una villa da 615 mila euro, di 260 metri quadri con giardino e piscina, sull'altopiano a sud di Madrid, zona residenziale esclusiva, punteggiata dalle ville milionarie dei giocatori del Real Madrid e delle star.

Per il segretario e professore universitario di Podemos, il partito anticapitalista d'opposizione, nato nel 2014 dall'incubatrice del movimento Indignados, di cui la compagna Irene è Capogruppo in parlamento, è soltanto un polverone sollevato dalla frangia dei viola, a lui invisa che vuole soffiargli la poltrona di leader. Anche se nel 2015, Iglesias polemizzò via Twitter contro il ministro dell'Economia Luis de Guindos proprio per l'acquisto «di un attico di lusso» a Madrid da 600 mila euro.

Loro, per difendersi, hanno pubblicato in Internet l'economia di casa Iglesias, con guadagni e spese. Cosa che nessun deputato al Congreso aveva mai fatto prima. Stipendio di lui e di lei, sommati assieme, circa 160 mila euro lordi annuali; altri 130 mila messi da parte da Pablo negli anni col suo stipendio di professore di Scienze Politiche e le varie ospitate in radio e tv. Per comprare la villa, hanno ottenuto un mutuo trentennale di 540 mila euro, anticipandone 70 mila. E hanno chiesto ai loro compañeros del Web: «Abbiamo il diritto e la possibilità di imbarcarci in questa onerosa compravendita?», puntando anche sul loro buon cuore. «Abbiamo noi il diritto di permettere ai nostri figli di crescere in un ambiente più sano (la campagna della Sierra, ndr) e tenerli lontano dai paparazzi che ci assediano quotidianamente e dalle minacce dei fascisti che ci lasciano i proiettili?». Ma non tutti sembrano prenderlo sul serio.

La coppia, in attesa del trasloco nel villone, vive in affitto in un appartamento di 70 metri quadrati a Vallecas, un quartiere super popolare di operai che, però, come ha denunciato Pablo, è al centro di una colossale speculazione edilizia che ha

raddoppiato i canoni, sfrattando molte famiglie. «Allora perché non rimane qui a combattere con noi per impedire che le banche ci buttino fuori a calci nel sedere?», ha detto un vicino degli Iglesias al tiggì di TeleMadrid.

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