In questa delicata fase politica il vicepremier Luigi Di Maio manifesta il proprio nervosismo e, in materia fiscale, non le manda a dire all'alleato Matteo Salvini. "Se si vuole fare la flat tax ben venga, l’unica cosa che non ho visto ancora sono le coperture". A Bologna, dov'è intervenuto all’inaugurazione del nuovo Hub di Poste Italiane, il ministro per lo Sviluppo economico rintuzza la polemica avviata dal capo della Lega, infiammatasi dopo la convocazione delle parti sociali al Viminale: "Per me la manovra si può fare pure domani, il tema non è quando si fa la legge di Bilancio, il tema è quando arrivano le coperture, per esempio sulla flat tax io sono fiducioso che la Lega trovi le copertura".
Poi aggiunge un dettaglio che può essere letto come una critica, o un avvertimento: "L’unica cosa che non voglio è che si levi da qualche parte per mettere su flat tax, per esempio con l’aumento dell’Iva". E aggiunge: "Noi come M5S stiamo pensando ad una legge di Bilancio realistica, che abbassi le tasse e aumenti gli investimenti".
Nel botta e risposta con l'alleato Di Maio arriva anche a difendere gli 80 euro di renziana memoria: L’unica cosa che non voglio - prosegue - è che si tolga da una parte per mettere dall’altra.
Io non sono affezionato agli 80 euro, ma quelli non erano soldi di Renzi, quelli sono soldi degli italiani e se si dice ai cittadini 'ti tolgo 80 euro' per fare la flat tax o peggio 'ti aumento l’Iva' per fare la flat tax, per me questo è inaccettabile".
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