Il caso del lavoro in nero di Luigi Di Maio si arricchisce di un nuovo retroscena. A quanto pare il grillino avrebbe versato i contributi Inps per soli tre mesi, gli altri lavori invece sarebbero in nero. A riportare questo retroscena è la Stampa che cita l'estratto conto previdenziale del vicepremier. Secondo quanto riporta il quotidiano torinese, dalle carte emergerebbe un versamento di contrbuti che va dal 27 febbraio al 27 maggio 2008. Non c'è traccia ad esempio del suo lavoro da stewart allo stadio San Paolo nel 2006. Il ministro aveva affermato di aver incassato circa 30 euro a partita. Nell'estratto conto Inps non c'è traccia nemmeno dei lavori in pizzeria a Pomigliano D'Arco.
Nelle carte dell'istituto di previdenza sociale di fatto emergono solo le prestazioni lavorative nell'azienda di famiglia, la Ardima. In questo caso il periodo indicato nel cedolino Inps corrisponde con il periodo indicato da Di Maio dopo l'inchiesta de Le Iene. Di Maio per testimoniare il periodo di lavoro nella sua azienda di fatto aveva pubblicato alcuni documenti. "Pubblico subito questi documenti perché sono immediatamente reperibili.
Pubblicherò anche gli altri richiesti, non appena saranno state ultimate tutte le verifiche necessarie. Massima trasparenza, sempre", aveva detto. Ma all'appello mancava l'estratto conto Inps. Un documento chiave per ricostruire il curriculum lavorativo dell'attuale vicepremier.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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